Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2021 Qui - Nella Kabul dominata dal fanatismo talebano la famiglia di Parvana, rimasta senza il padre (incarcerato senza motivo), viene presa di mira dai fondamentalisti che la costringono a mille prove e sotterfugi per sopravvivere e riconquistare la dignità. L'essenzialità del disegno animato riesce a trasmettere la sofferenza e il dramma non meno che un reportage sul campo, con in più la delicatezza di un racconto educativo anche per l'infanzia, grazie al doppio registro fra il realistico e il fiabesco (anche se perlopiù adatto a un pubblico non troppo giovane). Questo bel film d'animazione infatti, delicato e poetico nel tratto fortemente stilizzato ma forte e crudo nel raccontare le vicende familiari della piccola protagonista e l'assurdità delirante delle imposizioni e dei divieti che deve affrontare, viene impreziosito da splendidi inserti in cui la realtà cupa e disperata si trasfigura in una fiaba di iniziazione piena di colori ed incanti. In questo senso, di qualità la colonna sonora, buono anche il doppiaggio italiano. La regista, Nora Twomey, quale ha collaborato con Tomm Moore ne La canzone del mare, ci regala quindi una storia poetica e toccante, un film (seppur non perfetto e non così tanto emozionante o coinvolgente come ci si aspettava) coraggioso ed indispensabile, un film possibilmente da vedersi. Meritata la candidatura per il miglior film d'animazione ai Premi Oscar del 2018. Voto: 7
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