Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/11/2021 Qui - Un documentario asciutto ed essenziale che segue per la maggior parte le
vicende di un gruppo di giornalisti (di un quotidiano sportivo, e
quelli non sportivi facevano le tre scimmiette?) intento a indagare su
un caso di
corruzione e frode in Romania, venuto a galla dopo un incendio in un
locale durante un concerto. Molti giovani persero la vita
nell'incendio ma allo stesso tempo tanti altri morirono in ospedale per
la bassa qualità delle cure ricevute. Ma il documentario di Alexander
Nanau (candidato come miglior documentario e miglior film internazionale
ai premi Oscar 2021) si pone l'obiettivo di seguire anche la vicenda
umana, stando dalla parte delle vittime di questo genocidio senza
precedenti. Un film duro non tanto nelle immagini ma per (appunto)
l'asciutta determinazione con cui racconta la diffusione del problema
corruttivo in Romania e l'indifferenza verso di esso di buona parte
della società, tra complicità e sottovalutazione. Asciutto anche nelle
scelte narrative, tanto che un difetto lo si riscontra nell'avvicinarsi
troppo al documentarismo. Documentarismo potente e quasi mai
compromissorio (il che è anche un limite) in cui però qualche
sotto-trama poteva trovare uno sviluppo adeguato. Interpretazioni
valide, anche considerando che parte degli attori interpretano sé
stessi. Più che discreto reportage di denuncia, incalzante e coinvolgente, un lavoro di grande qualità. Voto: 7
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