Post pubblicato su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Dopo 11 lunghi mesi, dopo praticamente un intero anno (questo intenso
2021), finalmente si conclude, ma non termina affatto (dopotutto non ho
visto tutto e/o il meglio, ancora tanti da scoprire), il mio viaggio
all'interno dell'animazione giapponese, l'animazione oltre allo Studio Ghibli. Animazione giapponese che è abbastanza cambiata in quarant'anni (l'evoluzione c'è stata ed ancora c'è),
e tuttavia spiegare nel dettaglio il cambiamento avvenuto è impresa
proibitiva per me, per approfondimenti rivolgersi ad altri più ferrati e
capaci, ma comunque è ovvio che proprio la Ghibli abbia fornito un
contributo importante a tutto quel settore che nel tempo è divenuto
vitale nel Sol Levante. Tra omaggi, citazioni e tanto altro, di tutto e
di più, però è stato un percorso bello ed interessante. Un percorso di
visione che mi ha quindi permesso di scoprire alcuni interessanti
talenti ma soprattutto grandi maestri, prematuramente scomparsi decenni
fa, è il caso di Satoshi Kon, o molti più recenti, è il caso di Makoto Shinkai e Mamoru Hosoda.
E proprio da loro tre (di cui filmografia ho peraltro visto tutta,
tranne il primo e l'ultimissimo di Hosoda) sono venute le più belle
sorprese personalmente parlando, certo, non ho trovato quel gran
capolavoro che mi aspettavo (anche se alcuni vicino ci sono andati),
forse troppo affezionato alla Ghibli o decisamente troppi ne ho visti
(ben 25, però adesso ne saranno addirittura 34), ma è stato ugualmente
emozionante affrontarlo questo viaggio. Un viaggio/percorso cominciato con Perfect Blue (1997), Steamboy (2004), Lamù - Beautiful Dreamer (1984), Jin-Roh - Uomini e lupi (1999), Panda! Go, Panda! (1972), Metropolis (2001), Oltre le nuvole, il luogo promessoci (2004), La ragazza che saltava nel tempo (2006), proseguito con Mary e il fiore della strega (2017), Sword of the Stranger (2007), Millennium Actress (2001), 5 cm al secondo (2007), L'impero dei cadaveri (2015), Maquia (2018), Summer Wars (2009), Goshu il violoncellista (1982), Tekkonkinkreet - Soli contro tutti (2006), Una lettera per Momo (2011), Viaggio verso Agartha (2011), Tokyo Godfathers (2003), Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (2012), Patema Inverted (2013), La forma della voce (2016), Il giardino delle parole (2013), Paprika - Sognando un sogno (2006) e conclusasi oggi con questi 9 film. Nove pellicole/anime pescate (proprio non riesco a smettere di inglobare tutto in uno) da diverse piattaforme streaming. Da VVVVID, Prime Video e TimVision direttamente, da Netflix non direttamente diciamo. Detto ciò, ecco com'è andato quest'ultimo viaggio.
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