mercoledì 14 aprile 2021

L'impero dei cadaveri (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/04/2021 Qui - La Londra vittoriana è sempre stato un terreno fertilissimo per storie cupe e macabre ma anche per distopici e retro-futuristici deliri steampunk (vedasi Steamboy). Questo cartone animato prodotto dai Wit Studio (basato dall'omonimo romanzo di Project Itoh) non solo riunisce entrambi gli stilemi ma fa interagire anche famosi personaggi letterari e storici e così qui abbiamo una allucinante ed allucinata vicenda che mette insieme il Dottor Watson, gli zombie ed il mito di Frankenstein tra azione estrema, drammaticità, fantascienza ed immancabili temi sociali. Ovviamente, trattandosi di un film giapponese, non mancano introspezioni psicologiche e riflessioni filosofiche sulla vita (e in questo caso sulla morte) e sull'esistenza. Alla fine sono temi già visti ma qui sono stati sapientemente incrociati in maniera alquanto originale e l'animazione quasi perfetta è un piacere per l'occhio. Il difetto è però l'eccessiva lunghezza che in alcuni punti rende la sceneggiatura difficile da seguire bene, senza contare che alcuni passaggi sono oscuri di per sé, infatti, alcuni personaggi, protagonista compreso, risultano insufficientemente caratterizzati e, soprattutto nella parte centrale, il racconto diventa dispersivo. Personalmente parlando, non sono stato coinvolto più di tanto, ma lo promuovo lo stesso, nel complesso difatti, il film si dimostra essere sufficientemente apprezzabile. Voto: 6,5

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