Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/04/2021 Qui - Prendendo spunto dal classico romanzo di Richard Matheson "Io sono leggenda" nonché dallo Zombi Romeriano, il francese Dominique Rocher realizza l'ennesima variante sull'apocalisse zombi, mettendo in scena un ragazzo rimasto isolato in uno stabile. Bandendo quasi del tutto le scene splatter, egli si concentra sul protagonista (un Anders Danielsen Lie non sempre efficace) e le sue reazioni alla solitudine (alcune, bisogna dirlo, di imbarazzante stupidità), ne risulta un film quasi autoriale, con pochissimi dialoghi e alcuni accenni sia ironici che malinconici, fondamentalmente riuscito ma che sconta una certa lentezza (tutto fila via silenziosamente e quasi senza colpo ferire, fino a un gesto francamente assurdo del protagonista, che scatena un po' d'azione, con la "complicità" di Golshifteh Farahani, ma ormai siamo quasi ai titoli di coda e tanto fa) e un finale aperto deludente. Un film insomma solo sufficiente, giusto per gli appassionati del genere, come me, che prova a fare qualcosa di diverso ma finisce per non inventare davvero nulla di nuovo. Voto: 6
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