Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Per Mamoru Hosoda il tema della famiglia è molto importante, visto che
già in altre occasioni è messa al centro dei suoi racconti. Questa
volta viene evidenziata nel processo di crescita e nella consapevolezza
di un bambino di 4 anni che vede il suo mondo cambiare con l'arrivo di
una sorellina. Tra magia e realtà si snoda il racconto del regista
giapponese,
caricato di molta umanità e di sensazioni positive, perfettamente
calibrato e dotato di una buonissima grafica che pur senza
sensazionalismi evidenti riesce a rendere la storia fluida e
interessante, incastrando le dinamiche famigliari con i "sogni" di un
bambino che man mano vede il proprio ego mettersi da parte in favore di
un'armonia comune. Il film, quindi, è un tentativo di rivisitazione del
nucleo famigliare
ai giorni nostri, sempre con un pizzico di elemento fantasy, ma senza
esagerazioni, com'è tipico dei suoi film precedenti. Ovviamente, il suo
pensiero è puramente soggettivo, e non è detto che a tutti può piacere
com'è stata giostrata la visione della condizione famigliare, ma rimane
sempre un film dalle buone morali e
animazioni. Un film, che come tutti gli altri di Mamoru Hosoda (che
ormai bisognerebbe considerare un grande), va visto, perché anche questo
è bello, anzi, personalmente è il suo più bello, praticamente
bellissimo. Mirai, l'ennesima (la più splendente) perla di un regista
che veramente non riesce a sbagliare un colpo (molto bello La ragazza che saltava nel tempo, belli sia Summer Wars che The Boy and the Beast,
non male Wolf Children). Un grande autore contemporaneo che grazie alle
sue esperienze e nell'essere un prodigio nel campo dell'animazione, ci
regala la sua opera più autobiografica. Sacrificando magari la
spettacolarità del genere per una narrazione più intima, ma ugualmente
(se non più) efficace. Mirai è piaciuto a tanti, tra cui ai signori
dell'Oscar, che lo misero (prima volta in assoluto per un film
d'animazione giapponese non prodotto dallo Studio Ghibli) nella cinquina
del 2019, dove vinse Spiderman - Un nuovo universo, e anche questo ci
sta. Mirai è il nome della sorellina del protagonista e in giapponese
vuol dire futuro. Voto: 7,5
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