mercoledì 24 novembre 2021

Flavors of Youth (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Nato dalla collaborazione tra uno studio di animazione cinese e uno giapponese e realizzato tra tre registi, Flavors of Youth è un anime i cui tre episodi hanno in comune il sentimento di malinconia e rimpianto per il passato. I personaggi raccolgono spunti che li portano a pensare a fatti della loro infanzia che hanno indelebilmente segnato la propria vita. Realizzato con uno stile grafico suggestivo e una tecnica impeccabile, è un film molto maturo per la sottigliezza psicologica con cui sono rappresentati i personaggi. Anche se a volte la retorica è in agguato, il film è onesto e risveglia uno spontaneo sentimento di tenerezza verso la vita che scorre. C'è comunque da dire che non tutti gli episodi sono dello stesso livello. Il primo cortometraggio ha come filo conduttore il cibo, ed è dal mio punto di vista il cortometraggio più riuscito, è nostalgico e malinconico. Evoca nella mente sapori e momenti del passato che non torneranno mai più. Il secondo episodio, dal titolo "La piccola sfilata di moda", è il corto più debole a livello di sceneggiatura. Per quanto la storia sia piacevole, non riesce ad essere efficace ed evocativa come le altre due. Amore a Shangai, l'ultimo dei racconti, è una storia romantica e coinvolgente in cui i protagonisti sono legati dal filo rosso del destino. A tratti che ricorda alla lontana i film di Makoto Shinkai, 5 cm al secondo e il più recente Your name. I tre mediometraggi sono ben narrati e il tema del cambiamento è ben sviluppato. Nella fattispecie il cibo, la moda e la casa. I registi sono tutti e tre giovani al loro esordio e nel complesso hanno fatto un buon lavoro, complice un character design semplice ed efficace, delle buone animazioni e una colonna sonora coinvolgente. Voto: 6

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