mercoledì 24 novembre 2021

Miss Hokusai (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Un'immersione nella Edo della prima metà del XIX secolo. Una storia di formazione personale e professionale tanto curata nei dettagli quanto densa di carica espressiva, e tuttavia fredda e compassata nel ritmo. La storia di O-ei, talentuosa figlia del più famoso Hokusai (personalmente sconosciuto pittore, ma uno dei principali artisti giapponesi dello stile ukiyo-e [mondo fluttuante]: genere di stampa artistica giapponese), che una propria via al di fuori dell'ombra del padre vorrebbe trovare. L'impostazione è quella di uno slice of life, quindi non esiste, sostanzialmente, una trama, anche se si possono suddividere i diversi episodi in due categorie: una parte riguarda il rapporto fra il pittore e i suoi discepoli e figlie, un'altra riguarda episodi soprannaturali legati al mondo della pittura tradizionale. Questi ultimi episodi sono quelli che maggiormente mi hanno interessato al film, ma anche la figura di O-nao, figlia cieca del pittore, è ben caratterizzata e interessante, più noiosi i vari discepoli che servono ad alleggerire complessivamente il film. Degna di nota (negativa) la musica: il rock è davvero inappropriato e avrei preferito una musica più contestuale. Insomma un film, diretto da Keiichi Hara, prodotto dallo studio Production I.G, tratto dal manga Sarusuberi di Hinako Sugiura, visivamente e concettualmente interessante, ma lento e non convincente del tutto. Voto: 6

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