Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/11/2021 Qui - Un thriller psicologico con piccole ma potentissime contaminazioni horror, costruito attraverso personaggi ambigui, dialoghi essenziali, simbolismi, incubi, allucinazioni, fobie e atmosfere surreali che creano un insieme ingarbugliatissimo nel quale è difficile vederci chiaro. Volendo comprimere il tutto in poche righe si potrebbe dire che "Ich seh, Ich seh" (io vedo, io vedo, tradotto inspiegabilmente in "Goodnight Mommy"), è il completo disfacimento della famiglia e la rappresentazione della follia che ne deriva, tutto attraverso gli occhi malati di un bambino che ha visto crollare ogni sua singola certezza. L'unico difetto è il twist alla "The Sixth Sense" che si intuisce troppo facilmente fin dai primi minuti e che non chiarisce alcuni comportamenti della madre. Ma al di là di questo (e della evidente non originalità del tutto), rimane l'elegante messa in scena, in grado di dosare inquietudine e momenti da voltastomaco, rimangono l'atmosfera onirica e un rigore glaciale che amplifica il crescendo di violenza delle scene finali, e non è poco. Buonissimo esordio per i tedeschi Veronika Franz e Severin Fiala, esordio ben migliore del successivo (e loro ultimo) The Lodge. Voto: 6,5
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