Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Sunao Katabuchi si è formato con gli insegnamenti di Hayao Miyazaki e in
questo suo film dimostra di saperli mettere in pratica, imbastendo una
storia di forti emozioni. Emozioni che paradossalmente sembrano
trattenuti, in quelle che sono le caratteristiche dei personaggi
principali e che mostrano di come in tempo di guerra si possa mettere da
parte la sofferenza e andare avanti con la forza di volontà, quasi come
a isolarsi dalle paure e dai pericoli. In questo angolo di mondo
(adattamento anime del manga Kono sekai no katasumi ni di Fumiyo Kōno) potrebbe trovare delle assonanze con Una tomba per le lucciole,
ma il
film di Katabuchi si focalizza, forse in maniera un po' prolissa, sulla
vita di una giovane donna che deve affrontare cambiamenti improvvisi
nella sua vita e imparare cose nuove, conoscere nuove realtà famigliari e
deve fare i conti anche con un destino che la porta ad avere, e fare,
scelte diverse da quelle per cui era portata. Un film graficamente
discreto, come già accennato forse un po' lungo e non totalmente fluido
in alcuni momenti, ma capace di coinvolgere e mantenere viva
l'attenzione dello spettatore, portandolo a riflettere su quello che era
la condizione della donna in Giappone e le conseguenze di un conflitto
mondiale che non ha risparmiato nessuno. Un buon film d'animazione, che
al netto dei pregi e dei difetti (la storia d'amore tra Suzu ed il suo
sposo pur non essendo banale e mielosa è poco approfondita e soprattutto
frettolosa), merita sicuramente la visione. Voto:
6,5
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