martedì 30 novembre 2021

Magical Girl (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/11/2021 Qui - Un padre ama così tanto sua figlia che è pronto a commettere un crimine per esaudire il suo desiderio. Ma il suo errore apparentemente piccolo, porta a una reazione a catena e non c'è modo di fermarla. Pregevole lavoro che osserva l'ineluttabilità del destino e l'incapacità dell'uomo a governarlo, Magical Girl del regista spagnolo Carlos Vermut è opera seducente e dalla struttura narrativa originale. Un'opera misteriosa, che mescola magia, erotismo e psicopatologia, con qualche snodo narrativo poco credibile, ma affascinante e una volta tanto non scontata. Peccato che tutto questo non sia sufficiente a tenere alta l'attenzione per le due ore circa di durata. Lungo il percorso narrativo infatti, che intreccia, in un valzer di ricatti e sangue su piani temporali paralleli e sovrapposti, i destini di tre personaggi apparentemente lontani, si verifica una perdita e una dispersione graduale della suspense e della tensione che, unita a una costruzione altalenante del ritmo, a conti fatti finisce con l'indebolire il racconto e di riflesso la sua trasposizione (il suo "messaggio"). Gli attori sono anche bravi (in particolar modo Bárbara Lennie, vincitrice dell'unico Premio Goya a fronte di 7 nomination nel 2015, già vista in Contrattempo, Tutti lo sanno e Il regno) e il film, sotto l'aspetto puramente estetico, di Cinema, se la cava, ma non tutto funziona bene od impressiona positivamente (compreso il disturbante finale). Voto: 6

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