sabato 20 novembre 2021

La tigre bianca (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2021 Qui - Un amaro apologo sulla divisione in caste, basato su una sceneggiatura intelligente (una sceneggiatura non originale, e ci sta, candidata agli Oscar, si tratta infatti dell'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Aravind Adiga del 2008) che mette bene in evidenza l'immobilismo e le forti sperequazioni della società indiana. Sembra il classico racconto di lotta per la sopravvivenza e ascesa sociale nell'India morsa dalla povertà, ma questo anti-Millionaire va oltre, e affonda il coltello nella cancrena delle caste e nella corruzione, con cinismo, prima seducendo lo spettatore con i toni della commedia per poi inghiottirlo in un mondo tutto marcio dove nessuno si salva. In questo senso, magari non tutto può apparire coerente come caduta o ascesa del protagonista, ma ha il merito di rinunciare alle sequenze melodrammatiche o telefonate. Voce off, qualche lungaggine e qualche virata favolistica, sono riscattate dall'interpretazione del giovane Adarsh Gourav (nel suo primo ruolo da protagonista) e dalla cura scenografica, anche se un po' troppo patinata. Una storia tagliente, implacabile, universale, diretta da Ramin Bahrani (regista anche del film tv Fahrenheit 451), da non sottovalutare e possibilmente vedere. Voto: 6,5

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