Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 06/11/2021 Qui - Diciamolo subito, questo filmetto non è nulla d'eccezionale, presenta una trama vista e rivista decine di volte, solito gruppo di persone che si ritrovano in una casa che nasconde un orribile segreto, e neanche l'idea dei "pupazzi" assassini è poi così nuova (solo pochi anni prima ne uscivano già tanti), il ritmo non è sempre incalzante e la recitazione è tutt'altro che eccezionale. Quello che invece rende il film gradevole e che mi porta a concederli la sufficienza, è la realizzazione dei burattini, veri e propri protagonisti della storia, ben caratterizzati (ognuno ha le sue tecniche omicide, alcune di queste anche abbastanza originali, come quella che sputa sanguisughe, o quello che ha un trapano sulla testa) e soprattutto ben animati attraverso la stop motion. Stupisce vedere degli effetti speciali così ben fatti in un film di serie B come questo. Da ricordare anche la buona fotografia e regia, di David Schmoeller, colui che ne dirigerà anche altri successivamente (nonostante non sia molto famoso come altri ha infatti generato una saga decisamente lunga), sempre sotto l'egida di Charles Band come produttore, produttore di questo film ed altri (anche lui comunque regista di altri capitoli). Molto piacevole da vedere, con attori migliori (si riconosce solo Paul Le Mat, che però era nel notevole American Graffiti) e un po' di splatter in più sarebbe potuto diventare anche un piccolo classico (non si può non pensare a un classico come La bambola assassina, sicuramente superiore a questo), ma è diventato di culto, e non è poco. Voto: 6
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