mercoledì 24 novembre 2021

Modest Heroes (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/11/2021 Qui - Il primo capitolo della serie Ponoc Short Films Theatre raccoglie tre cortometraggi in tecnica mista (appunto) dello Studio Ponoc, uno studio di animazione giapponese in cui, qualche anno fa, sono convenuti alcuni animatori dello Studio Ghibli, e che ha già realizzato il lungometraggio Mary e il fiore della strega (2017). I corti animati che compongono questo progetto affrontano tutti argomenti diversi (due su tre sono fantasy), adottando differenti stili e toni. Il risultato finale è incerto, anzi, citando il titolo del progetto, modesto. Quel che mi ha lasciato più perplesso è l'inconsistenza della materia narrativa di ciascun corto. A questa considerazione fa leggermente eccezione il terzo corto, "Invisible" Man, forse il più centrato dal punto di vista delle suggestioni, sicuramente affascinante per la sua estetica, ma, comunque, incerto in alcuni passaggi del racconto. Il peggiore fra tutti mi è sembrato il primo, Kanini & Kanino, banale e ingenuo nella storia e nelle risoluzioni, sia narrative che grafico-estetiche. Life Ain't Gonna Lose è una storia di formazione carina (di un ragazzino allergico), ma innocua. Però, le riconosco il pregio di aver messo in scena con abbondanza di dettagli (il cibo!) vari aspetti della vita jappo. Punto a sfavore: rapporto madre-figlio e character design/cromatismi ricordano troppo (troppo) quelli di Ponyo di Miyazaki (e alcune soluzioni ricordano anche il mood estetico de La principessa splendente di Takahata). Insomma, lo Studio Ponoc merita attenzione, ma ha ampi margini di crescita. In particolare, mi auguro che si affranchi a sufficienza dagli standard dello Studio Ghibli, pur mantenendone la qualità formale. Voto: 5,5

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