Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/07/2021 Qui - Delicata favola animata giapponese dove una grave perdita, con relativi rimpianti e sensi di colpa, farà sì che una ragazzina timida ed introversa venga messa al cospetto di un qualcosa che va al di là del reale e che la cambierà (in meglio) per sempre. I tre demoni sono piuttosto simpatici e a dir poco singolari. Due di loro, in epoche passate, mangiavano gli umani, uno dei quali addirittura succhiandogli le viscere dalla bocca, ma la loro nuova versione è decisamente clownesca, impacciata e ghiotta di cibo non umano. Con uno stile grafico raffinatissimo il regista (lo stesso di Jin-Roh, ovvero Hiroyuki Okiura) affronta argomenti seri come l'elaborazione del lutto stemperando la malinconia che permea la vicenda con l'elemento comico (almeno in apparenza) costituito (appunto) dai tre buffi demoni che hanno tuttavia un significato profondo. Il tutto è amalgamato bene in un film che presenta un lodevole approfondimento della psicologia dei personaggi. Se ci si abitua al ritmo quasi sempre blando, il risultato può essere piacevole. Una lettera per Momo infatti, nonostante arranchi un po' e nonostante si risolvi in poca cosa, non tutte le intuizioni sono poi di prima mano, rimane un anime di pregevole fattura, ben animato e capace di regalare almeno una sequenza memorabile (quella della corsa in motorino in mezzo alla tempesta). Voto: 6,5
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