Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/07/2021 Qui - Dopo la riuscita collaborazione per Creepshow, George A. Romero e Stephen King s'incontrano nuovamente, ed insieme danno vita ad un mix di horror, thriller e fantasy interessante ma purtroppo non esaltante. In questo caso infatti il risultato non è all'altezza delle aspettative più elevate, ma comunque non delude regalando parecchi aspetti che possono soddisfare un cinefilo appassionato. La metà oscura difatti, adattamento dell'omonimo romanzo di King, è un film affascinante, che seppur non riuscitissimo in tutto e per tutto, possiede tanti meriti, come affrontare temi diversi, possedere più chiavi di lettura, sviluppare in maniera articolata il tema del doppio e mettere in mostra il rapporto tra arte ed artista. Complessivamente riesce a creare suggestioni azzeccate, con più di un momento confezionato con notevole maestria (anche se il tema faceva pensare a registi diversi per rappresentarlo, Romero è sempre Romero anche se sotto ai suoi livelli massimi) anche se non sempre lo sviluppo è compatto in tutte le sue articolazioni (storia interessante anche se infarcita da un po' troppi corollari tipo la storia degli uccelli), ma le atmosfere sono spesso efficaci. Molti gli spunti presenti, così come gli eventi, personalmente ho trovato più consistente la prima parte rispetto alla seconda anche se poi il finale riesce a toccare le corde giuste ed è di un certo impatto. Pregevole il contributo del cast, con un Timothy Hutton in forma come poche volte è capitato nella sua carriera. Il ruolo gli calza dannatamente bene e riesce ad esprimere a dovere la dualità del suo personaggio con movimenti schizofrenici, tremolii e sguardi ambigui ben calibrati, da segnalare anche la presenza di Michael Rooker alias Merle, alias Henry pioggia di sangue, alias Yundu nei guardiani della galassia, beh devo dire che vederlo nei panni di un poliziotto fa strano ma è gradevole come interpretazione. Dunque da questo La metà oscura (The Dark Half) mi sarei aspettato qualcosa di più (dannate aspettative), ma rimane un film interessante e ricco di aspetti e che per questo merita di essere visto e successivamente discusso ed interpretato, nel bene e nel male. Voto: 6+
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