Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2021 Qui - Dopo un inizio inquietantissimo, che riprende con efficacia il tema del quartiere residenziale apparentemente perfetto, ma in realtà incubatore di angosce ed incubi, già toccato in tanti film, dal Truman Show a Pleasantvillle, passando per innumerevoli horror "suburbani", l'opera di Lorcan Finnegan perde per strada un po' di smalto, cadendo nella ripetitività della sua formula, senza ricucire ad andare molto oltre allo spunto iniziale. La curiosità però non manca: si ha voglia di capire cosa succederà e come finirà. Ma anche sotto quel versante, l'epilogo può deludere. Tuttavia meglio un finale del genere che uno che ricorre alla sorpresa a tutti i costi. Un incubo tra sci-fi, thriller e dramma che forse è una satira sul nonsense delle convezioni sociali moderne, angosciante nei suoi colori pastello e nell'estetica pittorica tra Magritte ed Escher, oltre che nei volti dei misteriosi "alieni", che certo, si avvale di una pertinente resa scenografica nella ricostruzione della casa e del quartiere, angoscianti non-luoghi trappola, ma ciò non basta per far raggiungere alla pellicola la minima sufficienza. Di sufficiente c'è il cast, dal bravo Jesse Eisenberg alla magnetica Imogen Poots. Il resto è un'occasione mancata. Voto: 5,5
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