Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2021 Qui - Ennesimo filmaccio commerciale che impegna Nicolas Cage in questo suo (continuo) turbine lavorativo che lo vede impegnato ogni anno in almeno 4 produzioni che lo trovano protagonista di action o thriller spesso piuttosto modesti, rari i miracoli alla Color out of space o alla Mandy, purtroppo anche questo Primal, che mi aveva in qualche modo intrigato (forse per il misto di serial killer e animali assassini), non riesce a distaccarsi da quell'effetto di mediocrità. L'intenzione non sarebbe neanche male, peccato però che la sceneggiatura, in corso d'opera, presenti una marea di cavolate, mostrando scene e dinamiche che con la logica hanno poco a che fare, finendo con il polverizzare quello che di buono poteva avere l'idea di base (la location, soprattutto). Il divertimento potenziale così si riduce di molto, tra lunghe passeggiate nei corridoi della nave in cerca del criminale e battibecchi stereotipati con un Cage abbastanza in parte, tanto in parte (incredibilmente) che alla fine è solo grazie alla sua presenza se il film non è una pietosa débâcle. In regia troviamo Nick Powell, già impegnato con Cage nel precedente action Outcast - L'ultimo templare, che dirige con il solo intento di rendere dinamico e scorrevole un plot che usa l'accumulo per assicurarsi ritmo senza sosta, ma riesce solo in parte a far dimenticare allo spettatore anche meno esigente gli errori e la vacuità del prodotto. Il basso budget non consente di avere effetti in CGI decenti e così ogni qual volta appare il giaguaro è un pugno nello stomaco, di questo film l'ennesimo. Voto: 4,5
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