Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/07/2021 Qui - A seguito di una pesante rissa tra energumeni, un barman recupera da terra un cellulare lasciato a terra da un gruppo di studenti fuggiti via. Sarà l'inizio di un incubo senza fine. La notizia positiva è che non è tutto da buttare, in quest'horror (l'idea di base), quella negativa è che una volta arrivata la "spiegazione" i conti non tornano. Alcuni personaggi che sembrano fondamentali rimangono poi in disparte e la sceneggiatura da metà film in avanti ha molte falle. La pellicola infatti (che associa la moderna tecnologia al male) era partita anche bene, c'era una certa suspense, un certo ritmo (anche nei dialoghi), una certa attesa per qualcosa che sarebbe successo, purtroppo attesa vana poiché è qualcosa di indecifrabile (si tirano in ballo lo gnosticismo e le sconosciutissime, misteriose e misteriche teorie della traslazione delle ferite) ad avvolgere questo film di Babak Anvari. Un finale maldestro (con annessi scarafaggi in stile Creepshow) rende difatti nullo un inizio che potenzialmente appariva valido. Se devo salvare qualcosa di definito salvo solo l'interpretazione di Zazie Beetz (presente anche nel film Joker). Armie Hammer e Dakota Johnson? Il primo è in balia degli eventi (confusi), la seconda sempre più convinto che porti sfiga. Voto: 4,5
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