Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2021 Qui - Non mi aspettavo chissà cosa dal remake/reboot di Mortal Kombat (che tra l'altro parlando di videogiochi, non sono un fan dei picchiaduro e questo non l'ho mai provato) ed in effetti si sono verificate grossomodo le mie aspettative, cioè circa due ore di mazzate come fabbri, con l'ovvio aggiornamento per quanto riguarda gli effetti speciali, non invasivi ma pienamente all'altezza (graficamente è infatti ben realizzato, con anche un discreto tasso gore ma non eccessivo, e le location sono abbastanza valide). La storia è un po' più complessa, senza essere nulla di eccezionale per carità, però il capitolo originale di Paul W. S. Anderson era più sul pezzo, cioè c'era il vero e proprio torneo del Mortal Kombat. La volontà di creare un nuovo franchising del gioco quindi ha indotto questo prodotto ad essere allo stesso tempo un prequel di un eventuale seguito di questa saga. Niente di male, ma certamente meglio si poteva fare, e comunque alcune cose del film sono di livello, come lo splendido prologo o la presenza del marchio che decreta la partecipazione al torneo (più credibile dei tizi presi a caso) e l'ottima spiegazione dei poteri per fare le fatality (bene gli attori, giapponesi e non). Per il resto trama, sceneggiatura e dialoghi molto basilari, comunque l'ho visto con curiosità e personalmente mi ha divertito. E proprio perché le aspettative erano quelle che credevo gli do la sufficienza risicata. Voto: 6
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