Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/12/2021 Qui - Presentato al Sundance 2015, Turbo Kid è esempio lampante che da buone
idee infarcite d'amore per il genere si possono partorire opere magari
non memorabili ma senz'altro da coccolare (particolarmente efficace la
capacità della scrittura di rimanere sospesa tra crudeltà e ironia).
Mescolanza assoluta di generi, tra le lande desolate di Mad Max, l'amore
per la memorabilia anni '80, lo splatter e l'ironia sarcastica del
Peter Jackson prima maniera. Inseguimenti a bordo di BiMX (un uso
geniale questo delle biciclette, basta auto in un mondo senza risorse),
duelli all'arma bianca e corpi che deflagrano sono declinati
all'intrattenimento più puro, ma grazie al cielo genuino e per niente
ruffiano. Sfortunatamente però, non si può non notare un calo nella
narrazione e quindi dopo un'ora la pellicola comincia ad essere pesante
come un macigno, per poi riprendersi in un finale bello e teso.
Diciamola tutta, l'elemento più riuscito di tutto il film è la
caratterizzazione dei personaggi (con un Michael Ironside eccellente) e,
secondo me, solo per questo merita di essere visto. Voto: 6+
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