domenica 31 dicembre 2023

I migliori film visti nel 2023

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 31/12/2023 Qui - Se contiamo i film Vintage (già classificati e catalogati) visti quest'anno, la soglia delle pellicole si alza e raggiunge quota 254, ma poiché quest'ultima (anche nel senso letterale del termine) classifica prende in esame solo i film "moderni", essa si assesta a quota 223. Una quota non eccessivamente elevata rispetto a certi anni (ma non rispetto allo scorso anno, più o meno lo stesso livello), ma comunque sufficiente per trovarci all'interno "merce" di prima qualità, appunto vedibile, riconoscibile e consultabile qui. Cosicché mi ritrovo con questa classifica qua, una classifica in cui (nuovamente) ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (disponibile cliccando). La lista di tutti i film "buoni" e/o "cattivi" oppure semplicemente nel mezzo visti quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Film anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog. E ricordando infine che tutto è soggettivo, e che molti film meriterebbero comunque d'essere visti nonostante non siano riusciti a raggiungere la soglia di sbarramento (elencarli tutti non è necessario, basterà cercare), vi lascio, e vi do appuntamento nell'anno nuovo, per una nuova e scoppiettante stagione cinematografica, chiusasi oggi, e che, come potete già notare, è stata abbastanza soddisfacente.


30. Ha più incongruenze e buchi di sceneggiatura degli strumenti di un'orchestra ma, maestro, che musica! (7)
29. Anche qualora il regista rischi di dissipare l'attenzione del pubblico in qualche dialogo un po' tecnicista, riesce a recuperarla all'istante grazie a un taglientissimo clima paranoico-cospirativo che non sferra un colpo a vuoto: uno sfrigolante exploit di suspense sostenuto da soluzioni visive di sicuro impatto. (7)
28. Sorprendente esempio di quanto la commistione di generi (per come destabilizzante e fuori contesto appaia almeno in un primo tempo) possa rivelarsi invece innovativa e riuscita. (7)
27. Il film non presenta novità particolari ed a livello narrativo non si può dire che sia originale, però è un film dalla struttura solida e dai personaggi ben caratterizzati, specialmente il suo coprotagonista (lo spagnolo Juancho Hernangomez), anche lui prestato dalla NBA al cinema, ma integrato bene al tessuto del racconto e funzionale nella sua interpretazione. (7)
26. Un film che cita, omaggia e conquista. Divertimento assicurato per 2 ore. (7)
25. L'incredibile storia di Tetris (il videogioco) e delle tensioni tra URSS e Usa rivela una vicenda che a molti forse era ignota e che di fatto è a cavallo tra spy-story e thriller politico, senza mai perdere di vista un certo humour. (7)
24.  Se un film tanto poco originale riesce a farsi seguire con interesse e suscitare infine commozione (sul finale e non solo) lo si deve (ancora una volta, e come spesso accade se c'è lui) alla bravura di Tom Hanks e alla tenerezza con cui sono rappresentati i rapporti all'interno dell'improbabile terzetto uomo-cane-androide. (7)
23. Per essere un film che parla in fondo di scartoffie di mercato, di incontri e conversazioni ha un rimo travolgente che non ti lascia respiro. L'arrivare subito al punto focale senza perdersi in lungaggini è un pregio. (7)
22. Qualche pretesa autoriale di troppo, ma lo stile è efficace ed originale, l'approccio delicato, la fotografia elegante. Un po' penalizzato da alcuni dialoghi che appaiono eccessivamente prolissi ed artefatti, ma nel complesso riuscito nella sua ragguardevole riflessiva autenticità. (7)
21. Un film d'animazione capace di esprimere profonda dolcezza e commozione, ma anche una grande lezione di umanità impartita dal più piccolo degli esseri. (7)
20. La storia di una delle tante guerre africane, un film che contiene immagini dure ma che non si basa solo su quelle, siamo davanti ad una sorta di racconto di formazione, sulla perdita dell'innocenza. Un lavoro importante, che mette a segno alcuni momenti forti facendo sempre leva sullo sguardo del piccolo, che invoca umanità. (7)
19. Buonissimo documentario su un'impresa che ha dell'incredibile. Un documentario da manuale: riesce ad alternare in modo perfettamente calibrato interviste, scene di vita personale ed avventura. (7)
18. Che bella sorpresa, un film insieme tenero e straziante sulla fragilità dei rapporti umani, sull'incerto confine tra amore a attaccamento, sul peso schiacciante del senso di colpa. (7)
17. Una bravissima Jasna Djuricic dà corpo e anima a una figura coraggiosa e tragica. Un film [...] bello e doloroso. (7)
16. Nelle fasi processuali non avrà l'intensità di certi suoi illustri predecessori, ma è lodevole il rievocare un momento chiave della storia argentina mostrando, anche con qualche punta di ironia (che tuttavia non smorzano in nessuna maniera la tragicità degli eventi), tutte le difficoltà nel portare alla sbarra i responsabili di una feroce dittatura che, tuttavia, godeva ancora di un forte favore popolare. (7)
15. Genio e sregolatezza, sono vari i momenti in cui mi sia chiesto "ma che caspita sto guardando" mentre scorrevano un numero abbondante di scene surreali, sequenze una più roboante della precedente. Uno dei film più folli che abbia mai visto ma che alla fine risulta un po' troppo prolisso e ripetitivo nei concetti e nelle immagini (un delirio tutto sommato ben fatto, ma non il miglior film dell'anno). (7)
14. Una regia di altissimo livello e una ben amalgamata coppia di protagonisti al servizio di questo notevole thriller sentimentale, che racconta un'ossessione amorosa senza rifugiarsi nelle facili scorciatoie dell'erotismo e del lacrimoso e che risulta efficace anche sul versante strettamente mistery, grazie a una sceneggiatura abbastanza complessa i cui nodi si sciolgono in uno struggente epilogo. (7)
13. Al non troppo conosciuto caso di Edgardo Mortara, Marco Bellocchio dedica un film interessante e raccontato con passione e partecipazione. (7+)
12. Con Entergalactic Netflix trova un prodotto sicuramente non avanguardistico (o perfetto), ma che poggia su solide basi e si dimostra capace di emozionare e far sognare, come ogni storia d'amore dovrebbe fare. Autobiografica però mai banale, ed allo stesso tempo tenera e appassionata. (7+)
11. Opera forse troppo pacata per risultare davvero coinvolgente, ma benissimo diretta e benissimo interpretata. Dura molto ma non stanca neanche per un minuto. (7+)
10. Top Gun: Maverick (dedicato a Tony Scott) riesce ad omaggiare il vecchio cult del 1986, con dei richiami oculati e nel complesso mai ridondanti, e allo stesso tempo riesce a creare una storia adrenalinica ma dal sapore malinconico. Soprattutto finalmente abbiamo una trama semplice, come deve essere per un film del genere, senza troppi spiegoni, senza colpi di scena inutili. (7+)
9. Un film in cui accade poco, che tuttavia si segue con grande interesse per il valore simbolico della vicenda. Una vicenda molto femminile ma non femminista, e forse leggermente artificiosa, tuttavia la discreta caratura dei protagonisti e una sceneggiatura anche quasi romantica la rendono più che gradevole. Un film d'atmosfera insomma, nella migliore tradizione giapponese, che non delude e trasporta in un quotidiano pieno di sentimenti. (7+)
8. Il sempre ottimo Martin McDonagh gira un film sorprendente e originale che ha nei bizzarri dialoghi il suo punto di forza. Per fortuna non è solo un film di genere grottesco ma che apre a diversi significati andando a pescare da tradizioni celtiche, vecchie leggende o altro. Un mix affascinante, mai noioso e che non cade nel ridicolo malgrado alcune scelte dei protagonisti sembrino fuori di testa (o poco credibili). (7+)
7. Il mio guilty pleasure dell'anno, per un film: "Semplice quanto efficace, un pretesto per vedere una carneficina e la regia di Jalmari Helander risulta una rilevazione. Citazioni piazzate bene, nessun momento di pausa, godibile fino alla fine. Dalla Finlandia con furore." (7,5)
6. Avvalendosi di tante testimonianze, materiale di repertorio e una corposa intervista rilasciata dallo stesso Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore dirige una polifonia di immagini, voci e note che non è solo un sincero omaggio ad un artista straordinario ma anche un'opera in grado, trascendendo l'aneddotica, di farne comprendere il carattere innovativo e l'importanza nel cinema contemporaneo. (7,5)
5. Con gioia, delicatezza e profondità di sentimenti Guillermo del Toro riesce a dar vita a un Pinocchio che vale davvero la pena di vedere [...]. Questo Pinocchio è ora struggente, ora divertente e visivamente eccezionale. Un Pinocchio sui generis che fa riflettere e appassiona incondizionatamente. (7,5)
4. Film di certo non perfetto (ma la perfezione si sa non esiste), che ha soprattutto il merito di riuscire a toccare le corde giuste. (8-)
3. Un film bellissimo, assolutamente al livello del precedente, ricco di trovate visive, scritto benissimo e molto molto divertente. (8-)
2. Un film che, con il respiro del grande romanzo classico e l'inquietudine del thriller moderno, dove ogni sottigliezza diventa gesto epico e ogni volto una mappa dell'animo umano, si staglia indelebile. (8)
1. Mezzo voto in più per l'affettività, per un film che: "Due ore e passa di grandi visual e di emozioni. Impossibile non piangere." (8)

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