Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2023 Qui - Un film che fa bene il suo dovere, ma che non riesce a eccellere in nulla o a distinguersi davvero (dove The Fabelmans risalta davvero è però nella meditazione sul potere comunicativo delle immagini, che sa regalare momenti davvero evocativi). Non è certamente il capolavoro del regista, ed anzi, non può neppure annoverarsi tra i suoi film più belli ed emozionanti, tuttavia è il più personale e non si può non restare ammirati dal coraggio con cui Steven Spielberg ha girato un biopic su se stesso a partire dalla folgorazione infantile fino all'inizio della carriera cinematografica, ponendo al centro della narrazione la sua famiglia e in particolare il rapporto squilibrato tra il padre, brav'uomo fin troppo razionale, e la madre artista depressa. Opera forse troppo pacata per risultare davvero coinvolgente, ma benissimo diretta e benissimo interpretata. Dura molto ma non stanca neanche per un minuto. Probabilmente non un film per tutti, ma per un regista come Spielberg, un film di questo genere ci stava tutto. Un film non evocativo ma comunque un bel film. Voto: 7+
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