Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/06/2023 Qui - Simpatica commedia/horror diretta da Michele Soavi (La setta uno dei suoi non tanti film) tratta da un romanzo di Tiziano Sclavi che a sua volta ispirò lo stesso scrittore nella creazione della serie di Dylan Dog. Malgrado certa fantasia nella sceneggiatura ed una certa illogicità nello sviluppo (qualche guizzo si alterna a svariati momenti veramente trash), Dellamorte Dellamore è una pellicola divertente, che si ricorda con piacere e che è stata diretta con estro da un Soavi in gran forma. La storia è molto creativa e non si fa mancare proprio nulla: abbiamo zombie che risorgono in un cimitero di un paesino, un guardiano molto in stile Dylan Dog (bravo Rupert Everett) tenebroso e solitario, tanto black humour, una Anna Falchi in un triplo ruolo che non nasconde le sue grazie notevoli e degli effetti splatter di buon livello. Inoltre mi sembra doveroso menzionare fra le note liete del prodotto le scenografie ed il finale, forse un po' pretenzioso ma certamente inaspettato. Un mix quindi di elementi e ingredienti per un titolo molto amato ma anche molto odiato per, appunto, la sua anima alquanto bizzarra e fuori dagli schemi (molte le pause e le incertezze, luci e ombre, un po' un pastrocchio, ma apprezzabile è almeno il tentativo di fare qualcosa di originale). Nell'insieme dunque una pellicola divertente che intrattiene a dovere, peccato alcune pecche, che ahimè incidono sul voto finale. Voto: 6
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