Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 21/12/2020 Qui - Negli ultimi anni ho cominciato sempre più a rivedere o vedere per la prima volta (per recensirle) pellicole vintage, ovvero antecedenti agli anni 2000, cosicché vuoi la Promessa cinematografica, vuoi gli speciali cinema e vuoi tanto altro, quest'anno ho toccato quota 48 film (30 in più rispetto allo scorso anno e nei tre anni precedenti a quelli del 2019) che rientrassero (anche questa volta tuttavia alcune eccezioni, ben 4) nei limiti imposti. Così tanti film che ero dubbioso se farla o meno nuovamente una classifica con tutti questi titoli, ma alla fine mi son deciso e per la terza volta ecco i Movies Vintage Awards, che premia la migliore pellicola vintage vista quest'anno, con annessi premi (praticamente tutti) tecnici e non tecnici ad attori, registi e tutto il resto (ricordo che se volete leggere la recensione vi basta cliccare sull'immagine del film che vi interessa).
48. E' invecchiato male, tuttavia resta ed è intrattenimento genuino, grazie soprattutto a John Belushi, nel complesso comunque fallimentare rimane ed è l'esperimento comico di Steven Spielberg. (5)
47. Denis Villeneuve prende un po' di qua e di la, ci mette del suo, mescola il tutto e ci restituisce una commedia ricercata (e non affatto da sottovalutare) che però non piglia. Un azzardo definirlo il suo lungometraggio meno riuscito, ma personalmente è così. (5,5)
46. E' indubbio che tecnicamente sia un passo in avanti rispetto all'originale, ma dal lato della presa e del resto sia invece un passo indietro. (5,5)
45. Non il miglior film di Terry Gilliam, ma sicuramente uno dei suoi film più iconici. (6)
44. Sufficienza a questa piccolissima opera dello studio dei sogni (quello della Ghibli), che qui fa sognare ben poco se non per alcune immagini dai colori e dalle sensazioni sempre gradite. (6)
43. Una pellicola ingenua, divertente, con qualche effetto speciale piuttosto simpatico, che nonostante certe bizzarrie è sufficientemente godibile. (6)
42. Buona prova di David Lynch, un film spietato, malato, cattivo ma anche romantico, un po' lontano dai canoni del regista, ma tutto sommato riuscito bene. (6)
41. Delirio allucinato "bello" ma difficile, un film importante ma eccessivamente metaforico, astruso, sovraccaricato. (6)
40. Un film brutto che (ancora e tuttavia) funziona. (6)
39. Non è un film così riuscito come ci si aspetterebbe, in certi punti (va detto) manca di spessore epico, ma non è comunque un film da buttare via completamente. (6)
38. Buono l'esordio alla regia di Clint Eastwood, il quale sforna un thriller davvero ben fatto. (6+)
37. Per essere un film su super uomini tutto sommato è accettabile. Non è perfetto ma è originale e questo basta. (6,5)
36. Eccessivo e fracassone, difettato e non originale, ma non privo di un certo fascino, anzi, buon esempio di sci-fi horror. (6,5)
35. Forse estremo, ma visionario, nel senso buono del termine. (6,5)
34. Nel bene e nel male un lavoro del tutto particolare. Godibile ma la sensazione di occasione sprecata mi torna in mente ogni volta che lo rivedo, tuttavia solido antesignano dei cinecomics odierni, spassoso e frizzante, da valere sempre la visione. (6,5)
33. Un buon film per quanto riguarda tematiche e aspetto tecnico, forse poco accattivante per come congegnato, sicuramente statico in alcuni momenti, ma un bel anime introspettivo e delicato. (6,5)
32. Ottimo antesignano di quello che saranno vari generi in futuro, un film, seppur imperfetto, godibile. (6,5)
31. Ingiustamente sottovalutato all'epoca, è invece un bel western spaziale. (6,5)
30. Un film in piccola parte sopravvalutato, non sono tutte rose e fiori, comunque valido prodotto di genere. (6,5)
29. Un film ostico e stratificato, non facilmente né immediatamente comprensibile, che comunque regala sequenze memorabili. Difficile da giudicare, ma un film comunque notevole. (6,5)
28. Non il migliore di Denis Villeneuve, ma ad ogni modo interessante. (6,5)
27. L'esordio interessante, inedito ed innovativo di George Lucas. (6,5)
26. Oggi è un po' invecchiato e non fa più grande effetto, ma si lascia guardare volentieri. Un buon inizio di trilogia, un film onesto e roboante il minimo. (6,5)
25. L'intreccio non è dei più geniali e in fin dei conti anche abbastanza prevedibile, ma il tocco di Tarantino c'è e questo impreziosisce non poco il titolo. (6,5)
24. E' solo intrattenimento, ma ben fatto e che non rinuncia comunque ad offrire anche qualche spunto di riflessione, senza fortunatamente indulgere in tanti dialoghi e spiegazioni e pedanti filosofie. Un buon film, cui Matrix e simili devono parecchio. (6,5)
23. La vetta dei capolavori dello Studio Ghibli non viene raggiunta e nemmeno sfiorata, tuttavia I miei vicini Yamada, rendendo pieno onore alla fama del suddetto, con la sua poesia, la sua ironia e la sua profondità, spesso nascosta, come da tradizione, nei dettagli, non dispiace affatto. (6,5)
22. Difficile giudicare. Originale, onirico, simbolico, inquietante, enigmatico, impenetrabile, però personalmente non un capolavoro. (6,5)
21. Godibile ed apprezzabile come produzione indipendente a basso costo, per la sua discreta miscela di splatter e comicità. Il film fa (ancora) una discreta figura nei "pochi" lungometraggi dedicati agli zombi, anzi, certamente tra i più memorabili. (7)
20. In linea di massima indubbiamente meritevole, non di tutti gli Oscar vinti, ma di farsi guardare. (7)
19. L'ennesima dimostrazione della poliedricità di Takashi Miike in tutti i campi, questa è una commedia folle, geniale e stranamente emozionante. (7)
18. Non perfetto ma buon film. Estremo e non per tutti, ma con momenti memorabili. (7)
17. Un buon film, perché va bene che è troppo presente il fattore buonismo, che ci sono anche troppi siparietti comici, che c'è meno violenza ed anche meno inseguimenti, ma il risultato non è affatto scadente, anzi, capace di stupire e assicurare un discreto intrattenimento. (7)
16. Una delle pellicole tra le più "malate" che abbia mai visto, una giostra della follia che fotografa in modo perfetto l'immaginario di Takashi Miike, il suo Alice nel paese delle meraviglie, ma ovviamente depravato, morboso, inquietante e nonsense all'ennesima potenza, dove pure si ride. (7)
15. Un film di fantascienza decisamente atipico, dai tempi dilatati e dal fascino non comune. Apprezzabile il debutto alla regia del neozelandese Andrew Niccol. (7)
14. Un film che matura ben dopo la visione, una di quelle opere che non finiscono mai di costruire spunti di riflessione e di far pensare a se stesse. Non eccezionale ma comunque memorabile. (7)
13. Una pellicola, mix tra un horror-splatter con un pizzico di thriller e qualche scena trash veramente indimenticabile, che seppur mostra qualche lieve ruga dell'invecchiamento, merita. (7)
12. Un film proprio non male, un film di grande impatto e dalle idee interessanti che sa regalare (ancora) sani brividi. (7)
11. Al suo esordio al cinema Steven Spielberg dirige un drammatico e amaro road movie e fa subito centro. (7)
10. Uno dei cult della vita, uno di quei film da non dimenticare mai, che anche se nel tempo ha perso un po' quella sua aura romantica, al contrario di quella sua aura oscura, rimane eccezionale. (7)
9. Malgrado qualche passaggio poco approfondito e qualche sequenza un po' pacchiana o esagerata Atto di forza rimane un grande film da vedere, dall'altissimo tasso di intrattenimento senza tralasciare i contenuti. (7+)
8. Messa in scena ipnotica alla maniera di David Lynch, ma anche criptico alla maniera di David Lynch, anzi, in questo senso penso che gli aggettivi solitamente più associati al regista (criptico, emblematico, misterioso, incomprensibile) trovino qui la loro massima espressione e oltre. Prendere o lasciare. (7,5)
7. Un film, seppur imperfetto, manifesto del cinema italiano, di quegli anni, del genere, di un regista. Forse troppo plateale, ma gran film. (7,5)
6. Un film/cult che mostra dei difetti che il tempo ha impietosamente messo in luce, però che gran film che è. (7,5)
5. Malgrado i difetti, Il guerriero della strada è un gran bel film, il migliore della saga, uno dei migliori film d'azione di sempre, assieme a Duel di Steven Spielberg uno dei thriller on the road meglio riusciti. (7,5)
4. Attuale e sorprendente questo film geniale, bizzarro, suggestivo, avvincente e coinvolgente, che ci apre gli occhi e punge. (7,5)
3. Un film eccellente sospeso tra horror gotico, favola ed efferatezze tipiche del cinema di paura degli anni 70/80. (8)
2. Il lavoro totale di Tarantino, un'opera completa e quasi perfetta ormai entrata di diritto nell'immaginario collettivo mondiale. (8)
1. Una gioia per gli occhi, per le orecchie, e in qualche parte per il cuore. (8,5)
Miglior Attore:
6. Jack Nance (Eraserhead)
5. Kurt Russell (1997: Fuga da New York)
4. Mel Gibson (Mad Max Trilogy)
3. Bruce Willis/Brad Pitt (L'esercito delle 12 scimmie)
2. Cast Pulp Fiction
1. Cast C'era una volta in America
Miglior Attrice:
6. Jennifer Connelly (Phenomena)
5. Jessica Harper (Suspiria)
4. Uma Thurman (Pulp Fiction)
3. Naomi Watts (Mulholland Drive)
2. Pam Grier (Jackie Brown)
1. Meryl Streep (La mia Africa)
Miglior Effetti Speciali:
5. Phenomena
4. Atto di forza
3. Space Vampires
2. Dredd: La legge sono io
1. 1997: Fuga da New York
Miglior Scenografia:
5. Il guerriero della strada
4. Atmosfera zero
3. Dark City
2. C'era una volta in America
1. Suspiria
Miglior Fotografia:
5. Il corvo 2
4. Dark City
3. Canzoni del secondo piano
2. C'era una volta in America
1. Suspiria
Migliori Costumi:
5. Mad Max oltre la sfera del tuono
4. Dredd: La legge sono io
3. Dune
2. Il guerriero della strada
1. C'era una volta in America
Miglior Trucco:
5. Re-Animator
4. Brood
3. Eraserhead
2. Gozu
1. Atto di forza
Miglior Sceneggiatura non originale:
5. La mia Africa
4. Re-Animator
3. Il corvo
2. Atto di forza
1. L'esercito delle 12 scimmie
Miglior Sceneggiatura originale:
5. Unbreakable
4. Gozu
3. Il guerriero della strada
2. Pulp Fiction
1. C'era una volta in America
Miglior Regia:
7. Paul Verrhoeven (Atto di forza)
6. John Carpenter (1997: Fuga da New York)
5. David Lynch (Mulholland Drive/Velluto Blu)
4. George Miller (Mad Max Trilogy)
3. Quentin Tarantino (Pulp Fiction)
2. Dario Argento (Suspiria/Profondo Rosso/Phenomena)
1. Sergio Leone (C'era una volta in America)
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