Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/08/2020 Qui - Il film doveva essere un kolossal fantascientifico ma non è riuscito pienamente nelle sue intenzioni. Nonostante questo risulta una pellicola godibile e alquanto spettacolare, tanto che la spettacolarità, alla fine, sarà l'unico aspetto che non distoglierà l'attenzione dalla visione di Dune: un prodotto tanto visivamente poderoso (bei costumi, effetti speciali un po' antidiluviani ma comunque di grande effetto, e fantastici i vermoni creati da Rambaldi) quanto manipolato con un procedimento filmico di dubbio gusto. Il peggior difetto del film è da ricercarsi in un svolgimento non sempre chiaro, discontinuo, confuso, troppa carne al fuoco per un solo film (discontinuo nel senso che se la prima parte è a tratti molto lenta, nella seconda parte acquista una velocità incredibile e molte cose nel film che dovrebbero essere narrate meglio vengono trattate in maniera molto superficiale). Sarebbe ingiusto dare troppe colpe al regista dato che questo ha dovuto confrontarsi con un romanzo come quello di Frank Herbert che non ho avuto occasione di leggere ma che a quanto dicono è estremamente complesso. Di certo non hanno giovato nemmeno i tagli fatti per ridurne la durata (questi infatti, voluti a quanto pare dalla produzione della famiglia De Laurentiis, rendono le battaglie finali, nonché la storia d'amore tra Chani e Paul Atreides, precipitosamente avventate e piene di buchi del racconto). Quindi rimane un film particolare di David Lynch (lo era pure lo strano Cuore selvaggio), prima di tutto perché forse per la prima e unica volta il regista si è dovuto adattare alle pretese del pubblico e non viceversa. Comunque si vede la sua mano in molte sequenze, e poi il barone Harkonnen è uno di quei cattivi che il regista tanto rende particolari nei suoi film. Il cast è straordinario ma Kyle MacLachlan è inespressivo per la maggior parte delle inquadrature e altri grandi attori (su tutti Max von Sydow, Jürgen Prochnow, Patrick Stewart e Silvana Mangano) assumono il semplice ruolo di comparse. Da notare l'utilizzo di molti attori che con Lynch lavoreranno molto successivamente (Jack Nance, Brad Dourif ed Everett McGill, ci sono pure Sean Young e Sting). Insomma, Dune non è un film così riuscito come ci si aspetterebbe, in certi punti (va detto) manca di spessore epico, ma non è comunque un film da buttare via completamente. Voto: 6
Nessun commento:
Posta un commento