venerdì 14 agosto 2020

Shazam! (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/08/2020 Qui - No, non ci siamo proprio, dopo il piccolo passo in avanti compiuto con Aquaman, la DC ne fa uno bello indietro con questo film. Un film che, se confrontato al citato film supereroistico di prima perde ai punti, se confrontato (giacché questa ne sembra la risposta) con Deadpool (della rivale Marvel) perde per KO. Shazam! infatti, basato sul personaggio della DC Comics, che racconta di un ragazzino orfano che un giorno, per magia, diventa in grado di trasformarsi in un eroe da fumetti dall'aspetto di un aitante trentenne conservando però lo spirito di un ragazzino, rispetto al "Protettore degli oceani" non ha effetti speciali eccellenti (ma mediocri), non ha Amber Heard (ma un manipolo di attori sconosciuti, a parte Djimon Hounsou, e poi nessuna "bellezza") e non ha un attore carismatico come lo era Jason Momoa (Zachary Levi, l'amatissimo Chuck, non è male, ma risulta fin troppo caricato), soprattutto modesto nei dialoghi, banale e scontato nella rappresentazione della solita famiglia pazzerella in cui tutti si vogliono un gran bene (figuriamoci rispetto al mercenario chiacchierone cosa ha in meno). Eppure non che mi sia troppo dispiaciuto, anche perché momenti divertenti ci sono, riuscita è poi la parte dell'eroe alla scoperta dei suoi poteri (acquisiti peraltro, in modo totalmente diverso rispetto alle tradizionali storie di origini), e figo è senza dubbio Shazam stesso (personaggio dei fumetti che non conoscevo prima di vedere il film), per la sua capacità di trasformarsi solamente gridando il suo nome e per i grandi, tanti poteri a sua disposizione. La regia poi è diligente, anche se senza particolari contributi artistici, a cura di David F. Sandberg, noto per gli horror movie Lights Out - Terrore nel buio e Annabelle 2: Creation. Ma tutto il resto, dai toni molto infantili e dalla eccessiva linearità (le caratterizzazioni dei personaggi appena sufficienti), non convince. Non ha convinto me, io che probabilmente sono uno dei pochi ad averne dato un giudizio negativo. Mark Strong ci prova a fare un bel cattivo, ma forse è davvero indispensabile avere meno di 15 anni per apprezzare questo film. Un film che ha due memorabili momenti, il cameo finale dell'uomo d'acciaio e i conseguenti titoli di coda cartooneschi, ma che a dispetto del puro divertimento non giustifica un'idiozia come questa. Voto: 5,5

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