Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2020 Qui - Un film, un thriller drammatico (dallo stampo marcatamente teatrale), che manca di troppe cose, prima di tutto di un cuore (l'ambiente è freddo e impersonale). La protagonista è una giovane prostituta di cui avremmo voluto sapere qualcosa in più su umori, amori, motivazioni. Invece tutto ciò che riesce a dire sul perché lo fa è, ovviamente, "i soldi", e solo in risposta a una domanda precisa. Per il resto ci sono molti cliché già visti, soprattutto sessisti. Alla fine il messaggio è che in un gran porco mondo qual è quello del sesso a pagamento, le donne hanno pur sempre più cuore e dignità degli uomini. I ritmi sono esageratamente lenti e la storia è nel suo complesso davvero troppo povera (finale abbastanza scontato, si poteva fare di più). Le scene più apprezzabili sono quelle nel bosco della grande villa. Attori (che sono tre e tre di numero, Barbora Bobulova, Alessio Boni e Benedetta Porcaroli) bravini e nulla più. Un esordio insomma (con qualche manierismo registico di troppo) non proprio brillante per Manfredi Lucibello. Voto: 5
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