Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2020 Qui - Sempre il solito Woody Allen, non cambia mai, eppure ci fa fessi ancora una volta. Nel leggere la trama avevo storto un po' la bocca perché avevo immaginato la solita minestra, cosa che in fondo è, ma nella sua frivolezza e banalità egli riesce nuovamente a deliziare lo spettatore, non smentendosi affatto. Una storia (una sorta di viaggio di formazione in una New York che sempre perdere coordinate predefinite fa) carica di humor, dotata di dialoghi ironici e intelligenti, come spesso capita di trovare nei film del buon vecchio regista americano, capace di divertire e intrattenere senza sforzo alcuno, palesando anche nei momenti meno intensi una spinta emotiva e interessante negli interpreti e nelle loro caratterizzazioni. Unico neo (personale) l'antipatia nei confronti di Timothée Chalamet per colpa del suo personaggio geniale ed inconcludente al tempo stesso (anche se scegliere tra Elle Fanning e Selena Gomez non è affatto facile), un personaggio con i tratti tipici del personaggio Alleniano che comincia però a diventare cliché. Ma è davvero poca cosa e la riuscita del film non è in discussione. Un film delizioso con un Allen in velocità da crociera. Voto: 6
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