Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/08/2020 Qui - Un film che si inserisce a pieno diritto nel filone dei supereroi, ma lo fa in modo del tutto originale e inaspettato, qua infatti si parla di donne (tre generazioni di donne, e tutte ben interpretate, nonna Lorraine Toussaint, figlia Gugu Mbatha-Raw e nipote Saniyya Sidney) che hanno quasi sempre dovuto nascondere i propri poteri per non essere oggetti di studio o fenomeni da baraccone (nel resto del cast da citare David Strathairn). Non solo, il film parla anche del rapporto profondo tra la capacità di portare grandi cambiamenti e la paura che accompagna questo grande potere, e lo fa utilizzando il linguaggio della maternità e della responsabilità di una nuova vita. Insomma qualcosa di diverso dal solito, ma neanche di così tanto riuscito, però certamente particolare è questa pellicola inizialmente confusa, si faticano a comprendere i poteri della donna, ma via via abbastanza lineare. Forse per questo prevedibile, ma comunque capace di coinvolgere. Giacché questo film di fantascienza è pure ambientato in un prossimo futuro devastato da una terribile siccità globale, e fa in qualche modo impressione (il senso di catastrofe imminente è dato da particolari sullo sfondo, come il prezzo altissimo dell'acqua, trasportata in contenitori di recupero). Gli effetti speciali sono limitati, dato il budget medio/basso del film (diretto da Julia Hart), ma quando vengono usati questo avviene con grande eleganza e con soluzioni visive assolutamente spettacolari. Niente di mirabile certo, anche nel complesso, ma discretamente apprezzabile sì. Voto: 6
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