mercoledì 5 agosto 2020

All Hallows' Eve (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/08/2020 Qui - Si salva per il rotto della cuffia questo horror ad episodi girato (all'epoca) dall'esordiente Damien Leone, colui che un lustro prima di girare il (scusate il gioco di parole) "terrificante" Terrifier (gran film che avrà presto un sequel), realizzò un lavoro non particolarmente originale o indimenticabile, appunto questo qui, in cui l'ultimo episodio e la cornice rendono accettabile una visione altrimenti improponibile, che sembra citare decadi di genere e ispirarsi ad altri, ma che riuscì nell'impresa di renderlo comunque e tutto sommato gradevole. I primi due corti che compongono il film (tre i capitoli in totale, alcuni girati precedentemente dal regista, con una "cornice" che come V/H/S, titolo non a caso, li "raggruppa") non sono un granché, partono entrambi da delle idee carine ma vengono purtroppo sviluppati in modo terribilmente mediocre (il primo è una specie di delirio visionario, poco compatto nell'insieme ed indeciso alla fine, il secondo ha una costruzione del plot più solida ma la componente sci-fi è ridicola), buono invece il terzo corto (un gustoso, seppur banale, slasher on-the-road che non lesina sul gore), dove a dominare incontrastato è finalmente Art il Clown, già presente come filo conduttore negli episodi precedenti però in ruoli marginali e qui invece come villain principale, dove l'atmosfera che sa molto di film d'exploitation anni 70-80 gioca un ruolo fondamentale, come quella di questo clown, dal potenziale notevole, ben sfruttato qui e poi sfruttato maledettamente bene in seguito con la pellicola a lui dedicata. Mi è piaciuta anche la storia di cornice (a fare da collante al tutto c'è Sarah, baby sitter interpretata dall'unica attrice riconoscibile, Katie Maguire, alle prese con una coppia di marmocchi piuttosto irritanti e una VHS apparsa per caso, ovviamente essendo la notte di Halloween la videocassetta non può che contenere storie dell'orrore), che riesce a colpire con un finale abbastanza cattivo (excursus di metacinema capace di fornire qualche brivido). Tutto sommato guardabile questo low-budget, ci sarebbero volute un po' più di coerenza e fantasia nella realizzazione dei primi due cortometraggi, ma meglio di niente. Voto: 6

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