giovedì 14 novembre 2019

Annabelle 2: Creation (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/11/2019 Qui
Tema e genere: Prequel del film del 2014 Annabelle, e narra della creazione e delle origini della malefica e temuta bambola posseduta Annabelle, una dei protagonisti di numerose vicende paranormali studiate dalla coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren.
Trama: Diversi anni dopo la tragica morte della loro piccola figlia, un creatore di bambole e sua moglie accolgono in casa una suora e diverse ragazze di un orfanotrofio. Queste diventeranno presto l'obiettivo di Annabelle, la diabolica bambola creata dall'uomo.
Recensione: Seguito cronologico di Annabelle ma in sostanza (come detto) è un prequel (oltreché ulteriore spin-off di L'evocazione), il film ha come protagonista, la malefica bambola, già vista nel primo film della serie. Solitamente i prequel nascono penalizzati dal fatto di raccontare avvenimenti che in qualche modo sono già conosciuti o possono essere intuiti, non nella fattispecie. La storia, pur essendo piuttosto semplice, è innegabilmente coinvolgente e suggestivamente carica di tensione, riportando con sagacia narrativa gli accadimenti, sino a un rapido ed efficace "trait d'union" con il film precedente. Il regista David F. Sandberg conosce bene il genere horror (è lui ad aver ideato il corto poi diventato lungometraggio, lo spaventoso Lights Out: Terrore nel buio) e il sottogenere di cui fa parte il film, quello delle "bambole possedute e assassine" che è stato ampiamente sfruttato, cinematograficamente parlando, tuttavia manipolando abilmente il materiale a disposizione, utilizzando la sua maestria e nei limiti imposti dal contenuto target commerciale, riesce comunque a  realizzare un  prodotto assolutamente efficace e riuscito, che riesce spesso a far accapponare la pelle. Il film, anche se privo di elementi nuovi e infarcito dei canonici cliché e di  un uso smodato, dei più tipici e adoperati espedienti per suscitare paura, è perfettamente funzionale allo scopo. Il regista maneggia con destrezza le tecniche atte a  produrre spavento, riuscendo a trarre la massima resa dalla storia. L'ambientazione conferisce un giusto tocco "vintage" al contesto malinconico e inquietante, nel quale la trama si sviluppa, avvolta in atmosfere sinistre. E così Annabelle 2, pur costituendo nel complesso un film perfettibile e di per sé dimenticabile, si colloca su un buon livello nel panorama del genere, come d'altronde lo sono state finora tutte le pellicole generate da The Conjuring: un risultato per nulla scontato che fa ben sperare anche per gli altri prequel, sequel o spin-off che verranno, se saranno realizzati dalla stessa squadra.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: Il regista dell'acclamato Lights Out non crea né distrugge nulla, applicando topoi ben assodati a una struttura dinamica quanto basta a scrollare di dosso al film la patina di déjà vu, regalandogli sfumature e dettagli in grado di farci ricollegare agli altri prodotti della saga horror. La sceneggiatura riesce a tal proposito, in maniera piuttosto soddisfacente, ad assolvere il suo compito, raccontando una storia che, seppure a tratti sappia di già visto e alla fine risulti non del tutto imprevedibile, non manca di intrattenere a dovere, dosando con opportunità spaventi e suggestioni, oltre a qualche colpo di scena. Il tutto coadiuvato da una regia (appunto) saggia e spinta quanto basta per ricreare l'habitat che lo spettatore amante della saga vuole vedere, nonché da un cast ricco e molto efficace, perché anche se manca una prestazione al di sopra delle altre, questo è però dovuto al fatto che in realtà la bambola e il demone sono i veri protagonisti della pellicola e ciò fa sì che i personaggi umani siano soltanto le vittime di un gioco troppo più grande di loro, buona la performance di Talitha Bateman e della giovane Lulu Wilson, volto già noto agli amanti del genere, poiché protagonista di Oujia - L'origine del male. Attorno a loro gravitano le figure degli adulti, soprattutto Miranda Otto e il burbero Anthony LaPaglia. Anche la musica gioca un ruolo fondamentale nel film, ripresentando lo stesso motivetto nei momenti clou e alternando l'ansia scaturita da quest'ultimo all'esaltazione di altre note e di altri momenti.
Commento Finale: Pur essendo un buon horror, il prequel di Annabelle (di cui sopra) pecca qua e là nella storia, dalla quale ci si aspettava un po' di più: maggiori dettagli, magari qualche novità. Tuttavia Annabelle 2: Creation è un prodotto soddisfacente, grazie anche al regista, che dopo l'apprezzato Lights Out, stupisce e terrorizza nuovamente (anche se meno rispetto a quest'ultimo).
Consigliato: Nell'insieme un buon prodotto di intrattenimento di genere rivolto soprattutto agli amanti di questo filone filmico.
Voto: 6

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