Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/11/2019 Qui
Tema e genere: Spin-off di The Conjuring - Il caso Enfield, ed è incentrato sul demone con sembianze di suora Valak, antagonista del film citato.
Trama: Una giovane suora di clausura si toglie la vita in un'abbazia della Romania. Dal Vaticano per far luce sull'evento vengono mandati un prete con un burrascoso passato alle spalle e una giovane novizia sulla soglia dei voti. Insieme sveleranno il profano segreto dell'ordine, mettendo a repentaglio non solo le loro vite ma anche la loro fede e le loro anime.
Recensione: The Nun, di fatto il terzo spin-off della celebre saga horror di The Conjuring, doveva rispondere con chiarezza sulle origini di Valak, la nefasta e tenebrosa suora spesso indagata dai coniugi Warren e protagonista di The Conjuring - Il Caso Enfield (la storia si svolge circa vent'anni prima e narra dunque le origini della diabolica creatura, per poi ricongiungersi solo nel finale alla pellicola di riferimento, della quale riprende dinamiche e atmosfere sovrannaturali). L'ha fatto, anche se rimangono ancora nel dubbio molte cose, peccato che poi l'abbia fatto anche in modo alquanto deludente. Anzi, di più, se dopo la seconda costola dedicata alla bambola demoniaca Annabelle avevo sperato che la saga continuasse sulla buona strada, purtroppo qui non accade, giacché The Nun rimane forse troppo anonimo e standardizzato rispetto ai capitoli colleghi. E' infatti un passo indietro per l'intero franchise e un'occasione mancata per il grande potenziale a disposizione del regista. Il prequel diretto da Corin Hardy tende difatti troppo a slegarsi, a farci perdere il filo del discorso, infognandosi in scene di poco senso che si preoccupano più di trascinare vagonate di cliché che di trovare quel pizzico di originalità tanto anelata. Che poi non è tanto la trama abbastanza scontata e prevedibile o i cliché (che comunque non possono mancare) a non convincere, quanto il fatto che più che di un film horror lo si può considerare un gotico racconto del terrore dai toni quasi fantastici, che cercando ingenuamente di trarre giovamento nell'accostamento con Dracula di Bram Stoker sbaglia (soprattutto introducendo inizialmente una certa inutile ironia). Malgrado le suggestive ambientazioni, ricreate da una curata scenografia, e qualche buona idea visiva offerta da regia ed effetti speciali, mancano infatti i momenti di vero spavento e anche la tensione non riesce mai a raggiungere livelli particolarmente elevati. Neanche le prove attoriali del cast sono particolarmente ispirate, né Demián Bichir, né Taissa Farmiga (sorella della Vera e nota soprattutto per i suoi ruoli nella serie televisiva antologica AHS), né gli altri (da Charlotte Hope a Jonas Bloquet) offrono più del dovuto. Tuttavia a risollevare parzialmente le sorti di un film che difficilmente resterà nei cuori degli amanti del genere horror e della saga di The Conjuring in particolare, ecco una colonna sonora, dal sapore medievale ed epico, davvero interessante, e una presenza, quella della suora indemoniata, discretamente impattante. Nel complesso però l'impressione finale è che questo film sia stato una forzatura, fatto in fretta e furia per accontentare un desiderio della fan base che però, ne sono convinto, avrebbe aspettato volentieri ancora del tempo pur di vedere un film degno del franchise a cui appartiene. Di meglio ci si aspetta dai prossimi.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: Sceneggiato da Gary Dauberman e prodotto da Peter Safran e James Wan, The Nun sembra volerci dare tanti piccoli indizi e una sola cosa certa: l'esistenza di Valak. Purtroppo lo fa in modo banale, con componenti ampiamente prevedibili e pronosticabili. Questo non significa che la pellicola sia un tripudio di déjà-vu ma la struttura degli svolgimenti lascia poco spazio alle sorprese e ai colpi di scena. A questo si aggiunge anche una regia per niente degna di nota e le performance attoriali abbastanza statiche. Danno sicuramente supporto alla storia i colori tetri e l'architettura gotica, la nebbia soffocante, la colonna sonora fatta di rumori esterni (con una breve parentesi della musica che fuoriesce dalla radio in piena notte, dettaglio immancabile dei film della saga) e la fotografia, con quella mania di contrapporre luce e tenebre che dà luminosità al bene, senza oscurare del tutto il male, ma nel complesso poco convincente.
Commento Finale: The Nun - La vocazione del Male non è il film che i fan meritavano e che si aspettavano. Il fascino tetro delle ambientazioni e qualche suggestiva idea visiva non riescono infatti a tenere alta l'asticella del terrore in questo debole spin-off della saga horror paranormale The Conjuring. Peccato perché l'impatto visivo del personaggio di Valak è memorabile, ma la sua aura malefica non viene mai percepita con grande convinzione. Una sceneggiatura più impegnata, attenta e coraggiosa avrebbe fatto la differenza. Un cast quasi totalmente sottotono conclude un pacchetto che nel complesso lascia a desiderare.
Consigliato: The Nun è un film di congiunzione e come tale va visto: incompleto se ci si aspetta di trovare riferimenti certi al resto del Conjuring Universe, godibile e ideale per chi si aspetta un prodotto mistery/horror/thriller da vedere senza troppi pensieri.
Voto: 5+
Trama: Una giovane suora di clausura si toglie la vita in un'abbazia della Romania. Dal Vaticano per far luce sull'evento vengono mandati un prete con un burrascoso passato alle spalle e una giovane novizia sulla soglia dei voti. Insieme sveleranno il profano segreto dell'ordine, mettendo a repentaglio non solo le loro vite ma anche la loro fede e le loro anime.
Recensione: The Nun, di fatto il terzo spin-off della celebre saga horror di The Conjuring, doveva rispondere con chiarezza sulle origini di Valak, la nefasta e tenebrosa suora spesso indagata dai coniugi Warren e protagonista di The Conjuring - Il Caso Enfield (la storia si svolge circa vent'anni prima e narra dunque le origini della diabolica creatura, per poi ricongiungersi solo nel finale alla pellicola di riferimento, della quale riprende dinamiche e atmosfere sovrannaturali). L'ha fatto, anche se rimangono ancora nel dubbio molte cose, peccato che poi l'abbia fatto anche in modo alquanto deludente. Anzi, di più, se dopo la seconda costola dedicata alla bambola demoniaca Annabelle avevo sperato che la saga continuasse sulla buona strada, purtroppo qui non accade, giacché The Nun rimane forse troppo anonimo e standardizzato rispetto ai capitoli colleghi. E' infatti un passo indietro per l'intero franchise e un'occasione mancata per il grande potenziale a disposizione del regista. Il prequel diretto da Corin Hardy tende difatti troppo a slegarsi, a farci perdere il filo del discorso, infognandosi in scene di poco senso che si preoccupano più di trascinare vagonate di cliché che di trovare quel pizzico di originalità tanto anelata. Che poi non è tanto la trama abbastanza scontata e prevedibile o i cliché (che comunque non possono mancare) a non convincere, quanto il fatto che più che di un film horror lo si può considerare un gotico racconto del terrore dai toni quasi fantastici, che cercando ingenuamente di trarre giovamento nell'accostamento con Dracula di Bram Stoker sbaglia (soprattutto introducendo inizialmente una certa inutile ironia). Malgrado le suggestive ambientazioni, ricreate da una curata scenografia, e qualche buona idea visiva offerta da regia ed effetti speciali, mancano infatti i momenti di vero spavento e anche la tensione non riesce mai a raggiungere livelli particolarmente elevati. Neanche le prove attoriali del cast sono particolarmente ispirate, né Demián Bichir, né Taissa Farmiga (sorella della Vera e nota soprattutto per i suoi ruoli nella serie televisiva antologica AHS), né gli altri (da Charlotte Hope a Jonas Bloquet) offrono più del dovuto. Tuttavia a risollevare parzialmente le sorti di un film che difficilmente resterà nei cuori degli amanti del genere horror e della saga di The Conjuring in particolare, ecco una colonna sonora, dal sapore medievale ed epico, davvero interessante, e una presenza, quella della suora indemoniata, discretamente impattante. Nel complesso però l'impressione finale è che questo film sia stato una forzatura, fatto in fretta e furia per accontentare un desiderio della fan base che però, ne sono convinto, avrebbe aspettato volentieri ancora del tempo pur di vedere un film degno del franchise a cui appartiene. Di meglio ci si aspetta dai prossimi.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: Sceneggiato da Gary Dauberman e prodotto da Peter Safran e James Wan, The Nun sembra volerci dare tanti piccoli indizi e una sola cosa certa: l'esistenza di Valak. Purtroppo lo fa in modo banale, con componenti ampiamente prevedibili e pronosticabili. Questo non significa che la pellicola sia un tripudio di déjà-vu ma la struttura degli svolgimenti lascia poco spazio alle sorprese e ai colpi di scena. A questo si aggiunge anche una regia per niente degna di nota e le performance attoriali abbastanza statiche. Danno sicuramente supporto alla storia i colori tetri e l'architettura gotica, la nebbia soffocante, la colonna sonora fatta di rumori esterni (con una breve parentesi della musica che fuoriesce dalla radio in piena notte, dettaglio immancabile dei film della saga) e la fotografia, con quella mania di contrapporre luce e tenebre che dà luminosità al bene, senza oscurare del tutto il male, ma nel complesso poco convincente.
Commento Finale: The Nun - La vocazione del Male non è il film che i fan meritavano e che si aspettavano. Il fascino tetro delle ambientazioni e qualche suggestiva idea visiva non riescono infatti a tenere alta l'asticella del terrore in questo debole spin-off della saga horror paranormale The Conjuring. Peccato perché l'impatto visivo del personaggio di Valak è memorabile, ma la sua aura malefica non viene mai percepita con grande convinzione. Una sceneggiatura più impegnata, attenta e coraggiosa avrebbe fatto la differenza. Un cast quasi totalmente sottotono conclude un pacchetto che nel complesso lascia a desiderare.
Consigliato: The Nun è un film di congiunzione e come tale va visto: incompleto se ci si aspetta di trovare riferimenti certi al resto del Conjuring Universe, godibile e ideale per chi si aspetta un prodotto mistery/horror/thriller da vedere senza troppi pensieri.
Voto: 5+
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