Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 07/11/2019 Qui
Tema e genere: Reduci dall'exploit (mai condiviso) di Come un gatto in tangenziale, la factory capitanata da Riccardo Milani e Paola Cortellesi ci riprova. Ancora una volta lo fa con una commedia graffiante, che prende di mira il malcostume ormai diffuso rovesciandone gli effetti sul pubblico. Il film infatti diventa specchio dei vizi italici e di un paese dominato dall'aggressività, dal cretinismo, dalla "tuttologia" e dalla continua messa in discussione delle competenze.
Trama: Una grigia madre divorziata nasconde una doppia vita, che le servirà per vendicare i soprusi subiti da vecchi compagni di scuola.
Recensione: Francamente il film mi ha un po' deluso. Ma cosa ci dice il cervello è un film gradevole non sguaiato o volgare che si basa su un soggetto abbastanza originale ma modesto nella realizzazione e confuso nello scopo che si propone. Il film è confuso nel senso che è in parte commedia e in parte thriller sia pure comico ma le due parti non si amalgamano e specie la parte della "vendetta" appare poco brillante. Manca il film di coesione e di vivacità, non è affatto coinvolgente per lo spettatore non fa ridere, solo sorridere. La trama è infatti poco divertente, ma soprattutto, anziché provare ad analizzare i motivi di certi malesseri, di un certo imbarbarimento che colpisce la società, si limita a citarli con tono ammonitorio. Se l'intento era quello di mettere lo spettatore davanti a fatti della vita di tutti i giorni, fungendo da specchio dei nostri tic, forse sarebbe stato più efficace un cinismo maggiore. Ma cosa ci dice il cervello dovrebbe compensare con la commedia e ci riesce di tanto in tanto grazie agli attori, cui è lasciata grande libertà e che ripagano aggiustandosi benissimo gag e personaggi sul proprio corpo, inevitabilmente però le sue energie sono drenate dal seguire i suoi molti temi. A tal proposito, in quanto alla recitazione Paola Cortellesi è brava e i suoi spunti comici sono apprezzabili, anche se non sembra in parte come agente segreto, sprecati appaiono validi attori come Remo Girone (che fa il Capo dei Servizi) e Claudia Pandolfi. Ma cosa ci dice il cervello funziona, appunto, nei frammenti in cui si avvicina di più agli schemi tradizionali della commedia commerciale tradizionale, dove si ride per il grottesco, per l'eccesso, per la battuta salace e di spirito, quando cerca di cambiare pelle addentrandosi nella parodia della spy story evocando i classici blockbuster alla Bourne o alla Bond (solo per citare i più famosi) perde di credibilità, si trasforma in parodia di se stesso facendo sorgere spontanea una domanda: di cosa vuole parlare davvero questo film? Non bastasse che tutto collassi nel finale in cui il film fatica a unire tutti gli intenti e le trame (quella internazionale, quella giustizialista e quella sentimentale con uno dei vecchi amici) come le diverse personalità della protagonista (qual è quella vera? È dura come sul lavoro o remissiva come nella vita?). Soprattutto di fronte ad un finale così smaccatamente intenzionato ad insegnare una lezione il risultato è più respingente che attraente. E insomma commedia con luci ed ombre, originale, a tratti divertente, a tratti meno, quando il "moralismo" prende il sopravvento sull'intrattenimento. Non ci si annoia mai, questo è certo, ma i troppi generi, i troppi temi, non convincono.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: La regia si mantiene sostanzialmente in superficie, se da una parte mette alla berlina la maggior parte dei nostri vizi nazionali, in primis il mancato rispetto delle regole, bacchettandoci severamente, dall'altra però, non riesce a graffiare veramente. Il tentativo di mescolare l'action con la commedia funziona all'inizio ma presto, come un meccanismo difettoso, s'inceppa nel momento in cui si cerca d'insinuare, nella sceneggiatura, troppe sotto-trame che allontanano e confondono, abbassando il potenziale (comico) della linea narrativa principale. Paola Cortellesi, da sempre abile attrice brillante, risulta credibile a "intermittenza" (non delude e neppure lascia il segno), così come finisce per essere discontinua la risata suscitata dai singoli episodi in cui si frammenta lo script. Tecnicamente invece, il montaggio così così, il resto (comprese le musiche) idem.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: La regia si mantiene sostanzialmente in superficie, se da una parte mette alla berlina la maggior parte dei nostri vizi nazionali, in primis il mancato rispetto delle regole, bacchettandoci severamente, dall'altra però, non riesce a graffiare veramente. Il tentativo di mescolare l'action con la commedia funziona all'inizio ma presto, come un meccanismo difettoso, s'inceppa nel momento in cui si cerca d'insinuare, nella sceneggiatura, troppe sotto-trame che allontanano e confondono, abbassando il potenziale (comico) della linea narrativa principale. Paola Cortellesi, da sempre abile attrice brillante, risulta credibile a "intermittenza" (non delude e neppure lascia il segno), così come finisce per essere discontinua la risata suscitata dai singoli episodi in cui si frammenta lo script. Tecnicamente invece, il montaggio così così, il resto (comprese le musiche) idem.
Commento Finale: Il film di Riccardo Milani (marito dell'attrice, che ormai collabora ai suoi film, e anche ad altri, anche come sceneggiatrice) convince solo a tratti, perché l'accumulo di piano narrativi non giova al film, continuamente spezzato in "scenette". Tante scene, anche potenzialmente efficaci, si spengono in brevi gag non memorabili. Detto questo, la commedia e i suoi personaggi sono gradevoli, se non si hanno troppe pretese. Se la storia ha qualche tratto di originalità, sul terreno della spy story si poteva osare di più, e invece si scivola purtroppo nel farsesco. Peraltro, per essere una commedia si ride raramente, mentre il valore aggiunto sono gli attori, tutti più o meno in forma (i vari Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Lucia Mascino, Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli, Alessandro Roja, Stefano Fresi) anche se confinati in una rigidità dei rispettivi personaggi quasi mai sorprendenti.
Consigliato: Sì e no, se vi piace la Cortellesi sì, se cercate una commedia in cui ridere no.
Voto: 5,5
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