lunedì 5 ottobre 2020

Re-Animator (1985)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/10/2020 Qui - Un film che avevo indubbiamente voglia di vedere, un po' per il regista Stuart Gordon mancato mesi fa e un po' il fatto che il film sia tratto dal racconto del 1922 Herbert West, rianimatore dello scrittore statunitense H. P. Lovecraft (ultimamente presenza fissa qui sul blog, persino nei videogiochi). Altri motivi sono, che è un film del 1985 ed è essenzialmente un B-Movie (roba che ogni tanto sempre piacevole è vedere). Il regista prende infatti uno dei più famosi racconti del solitario di Providence adattandolo ai "giorni nostri" e aggiungendo elementi per raggiungere una durata da lungometraggio, scegliendo il racconto che più si avvicina a quello che era il canone dei tempi (i film di zombie o di vampiri, meglio se spaziali come Space Vampires, stessa pasta), ne esce un buonissimo film, con buoni effetti e buone interpretazioni, che pur non essendo un capolavoro si è guadagnato nel tempo il titolo di cult. E credo giustamente, proprio perché il film d'esordio di Stuart Gordon penso rappresenti uno dei più felici esempi di quel filone del cinema dell'orrore anni '80 caratterizzato da un grande dispiego di effetti speciali artigianali, rudimentali quanto efficaci, e da una certa inventiva a livello visivo che, unita ad una trama bizzarra e fantasiosa, assicuravano un certo divertimento, pur contenendo comunque un minimo di riflessione etica. Re-Animator tuttavia non si prende mai sul serio, e questa è probabilmente la carta vincente. E in tal senso la regia non è soltanto funzionale ma azzeccata, perché offre alcune inquadrature che colpiscono nel segno (le trovate malsane degli ultimi 30 minuti poi, elevano il film a vette interessanti). Gli attori quasi tutti sconosciuti recitano parecchio bene per essere un B-Movie, e in particolare è efficacissima l'interpretazione di H. West da parte dell'attore Jeffrey Combs, che qui appare come il classico nerd americano ossessionato da questi studi sul cervello umano che senza farsi troppi problemi vuole arrivare in fondo al suo esperimento. Parlando di quello che non mi è piaciuto devo sottolineare una sceneggiatura a tratti brillante e a tratti ci sono dei buchi imbarazzanti, che però non pregiudicano la discreta fattura di questa pellicola, una pellicola, mix tra un horror-splatter con un pizzico di thriller e qualche scena trash veramente indimenticabile (una su tutte, chi l'ha visto sa), che seppur mostra qualche lieve ruga dell'invecchiamento, merita di essere vista, soprattutto dagli amanti del genere. Voto: 7

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