Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2020 Qui - Lo stratagemma del titolo serve più che altro a confezionare un trailer che mette un po' di curiosità ma in realtà poi non è cosi importante. Il film (diretto da Francesco Amato di Lasciati andare) parla di un rapporto genitori/figli che è difficile da risolvere soprattutto se da una parte c'è un adolescente e dall'altra parte una giovane madre morta. Ma un semplice tunnel permette un salto temporale che rende la pellicola molto interessante (di certo non originale). Peccato che nel finale gli sceneggiatori commettano qualche errore che porta il film su livelli appena sufficienti pur avendo portato con sé buone speranze. Peccato anche perché il rapporto madre e figlia che si costruisce durante il film è molto empatico e coerente, merito delle lacrime ora trattenute ora rilasciate dalla Vittoria Puccini e dalla nevrosi giovanile di una buona Benedetta Porcaroli non ancora a livelli eccelsi ma che si sta costruendo una carriera (vista bene nel mediocre Tutte le mie notti). Nel complesso comunque, buon dramma familiare, oltretutto tratto da una storia vera. Voto: 6
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