Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2020 Qui - Raffinata ed elegante pellicola che tratta anche l'amore saffico senza scivolare nel becero o in facilonerie ruffiane come spesso accade in trame del genere (il rapporto tra le due giovani protagoniste è dipinto in modo semplice e realistico, mai morboso). Lesinando nei costumi, negli arredi e nei paesaggi (con un minimalismo voluto e ricercato che quindi non distrae dall'accuratezza dei silenzi, dei dialoghi e degli sguardi), dilatando il tempo e lo spazio, si viene accompagnati dolcemente verso un epilogo passionale e commovente, di rara sensibilità. Merito della regia, certo (che è di Céline Sciamma), ma anche delle brave protagoniste (brava la Noémie Merlant di Un momento di follia, brava la Adèle Haenel di Pallottole in libertà e brava pure Valeria Golino). Un po' sforbiciato sarebbe stato notevole, e comunque la sceneggiatura mi è sembrata troppo scarna da potere nonostante ciò vincere il Prix du scénario al Festival di Cannes 2019, ma si sa, i premi sono prevalentemente opinabili. Voto: 6,5
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