Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/04/2022 Qui - Grande ambientazione e movimenti di macchina ispirati, entrambi al
servizio di un soggetto narrativo interessante ed avvincente (che si presta a molteplici sviluppi e interpretazioni):
in questo sunto nasce il nuovo lungometraggio di M. Night Shyamalan,
capace di acuire l'inesorabile potenza del tempo in un'impostazione a
scatola chiusa. Qualche espediente goffo non pregiudica la suggestione
di alcuni passaggi, nonché la
tensione costante per quasi tutto l'arco narrativo (tutto il film è un
crescendo di ansia per le sorti dei protagonisti, che poco alla volta
mostrano le loro debolezze). Il cast è ben assortito (Gael García Bernal, Vicky Krieps,
Rufus Sewell, lo stesso regista con un cameo tuttavia decisamente
autoreferenziale) e il colpo di scena finale garantito. Alcune scene
sono molto forti e visivamente raccapriccianti. Old, tratto da una
graphic novel, sembra un episodio di Twilight Zone,
più che richiamare il thriller o l'horror, elementi sia pure in
minima parte presenti, siamo più dalle parti del fantastico, non è
sicuramente un film perfetto, ma girato bene, con mestiere e
azzeccate scelte tecniche. Non è lo Shyamalan dei tempi migliori, ma
nemmeno di quelli peggiori. Diciamo che è un film particolare che ha
saputo intrattenermi. Voto: 6+
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