sabato 30 aprile 2022

Old (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/04/2022 Qui - Grande ambientazione e movimenti di macchina ispirati, entrambi al servizio di un soggetto narrativo interessante ed avvincente (che si presta a molteplici sviluppi e interpretazioni): in questo sunto nasce il nuovo lungometraggio di M. Night Shyamalan, capace di acuire l'inesorabile potenza del tempo in un'impostazione a scatola chiusa. Qualche espediente goffo non pregiudica la suggestione di alcuni passaggi, nonché la tensione costante per quasi tutto l'arco narrativo (tutto il film è un crescendo di ansia per le sorti dei protagonisti, che poco alla volta mostrano le loro debolezze). Il cast è ben assortito (Gael García Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, lo stesso regista con un cameo tuttavia decisamente autoreferenziale) e il colpo di scena finale garantito. Alcune scene sono molto forti e visivamente raccapriccianti. Old, tratto da una graphic novel, sembra un episodio di Twilight Zone, più che richiamare il thriller o l'horror, elementi sia pure in minima parte presenti, siamo più dalle parti del fantastico, non è sicuramente un film perfetto, ma girato bene, con mestiere e azzeccate scelte tecniche. Non è lo Shyamalan dei tempi migliori, ma nemmeno di quelli peggiori. Diciamo che è un film particolare che ha saputo intrattenermi. Voto: 6+

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