Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Linee Parallele è una storia originale di Netflix e vanta una straordinaria performance di Lili Reinhart. È un film (diretto da Wanuri Kahiu) che può essere interpretato in molti modi ma ti insegna che i sogni si possono realizzare, soprattutto se sono segnati nel tuo destino. Linee parallele, in pieno stile Sliding Doors, mostra come un singolo momento possa cambiare per sempre la nostra vita. Lo fa narrando una storia che si biforca in due strade differenti che, però, non smettono mai di trovare punti di congiunzione verso un inevitabile lieto fine. Una commedia buonista e prevedibile (divisa tra commedia romantica e storia di formazione) capace di regalare un paio d'ore d'intrattenimento ma facilmente dimenticabile. Voto: 6
Visualizzazione post con etichetta Lili Reinhart. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Lili Reinhart. Mostra tutti i post
lunedì 27 novembre 2023
mercoledì 31 maggio 2023
I nostri cuori chimici (2020)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2023 Qui - L'ennesimo teen drama che tratta dei problemi esistenziali di ragazzi alla ricerca di un nuovo inizio, tormentati dai piccoli e grandi problemi quotidiani, combattuti tra amori e lutti da elaborare, cicatrici da rimarginare e piccoli passi in avanti verso la ricerca della normalità smarrita. Tutte cose che hanno una loro valenza interessante da affrontare, certamente attuali ma già ampiamente sviscerate in decine di altre pellicole. Nonostante qualche mancanza, la sceneggiatura offre dei validi spunti a cui aggrapparsi: personaggi caratterizzati in maniera apprezzabile, protagonisti di situazioni abbastanza coinvolgenti, dialoghi dotati di una carica emozionale evidente e una narrazione lineare che si prende i suoi tempi ma lascia, alla fine dei conti, soddisfatti della visione. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole ma abbastanza ben definito, merito anche di una prova attoriale degna. Voto: 6
mercoledì 16 settembre 2020
Le ragazze di Wall Street (2019)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/09/2020 Qui - Questo film è tratto da una storia vera, basato sull'articolo del New York Magazine del 2015 The Hustlers at Scores di Jessica Pressler, scritto e diretto (abbastanza bene) da Lorene Scafaria, già regista del gradevole The Meddler. Un piccolo gruppo di belle spogliarelliste che nel pieno della crisi del 2008 decidono di rubare ai ladri, i lupi di Wall Street. Usano l'arma della seduzione, del fascino, della bellezza per irretire uomini spietati, che traggono il loro benessere dalla povertà degli altri. E lo fanno con gli stessi strumenti, il ricatto, la bugia, il furto. Questo il senso di questo film che esalta (forse troppo, c'è una eccessiva carica erotica) la prorompente bellezza nonché dirompente fisicità di Jennifer Lopez perfettamente a suo agio nella parte di Ramona, una bella quarantenne (cinquantenne in realtà) che riesce a gestire le più giovani colleghe (si corre il rischio infatti di confondere il carisma innegabile del corpo-icona-Lopez con meriti di recitazione che le sono in parte riconosciute, come visto anche in Ricomincio da me, ma resta senza dubbio lei il principale motivo di interesse dell'intera operazione). Le lap dancer (tra queste Constance Wu, la giovane e bella Lili Reinhart di Riverdale e Keke Palmer) reagiscono alla crisi attaccando chi la crisi l'ha provocata, e lo fanno senza mezze misure, senza paura. Diventano lupi con i lupi anche se alla fine pagheranno un conto salato con la giustizia. Se il primo tempo è molto divertente e ricco di pungente satira sociale, il secondo tempo diventa più riflessivo e a tratti persino dolce e malinconico. Un buon film che pur non raggiungendo livelli ottimali (resta sullo sfondo la dimensione privata, così come risulta estremamente debole la critica al sistema capitalistico americano), si lascia guardare (se tenuti a freno i bollenti spiriti) in maniera gradevole. Voto: 6
Labels:
Commedia agrodolce,
Constance Wu,
Jennifer Lopez,
Julia Stiles,
Keke Palmer,
Lili Reinhart,
Lorene Scafaria,
Madeline Brewer,
Thriller drammatico
Iscriviti a:
Post (Atom)