Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/09/2020 Qui - Questo film è tratto da una storia vera, basato sull'articolo del New York Magazine del 2015 The Hustlers at Scores di Jessica Pressler, scritto e diretto (abbastanza bene) da Lorene Scafaria, già regista del gradevole The Meddler. Un piccolo gruppo di belle spogliarelliste che nel pieno della crisi del 2008 decidono di rubare ai ladri, i lupi di Wall Street. Usano l'arma della seduzione, del fascino, della bellezza per irretire uomini spietati, che traggono il loro benessere dalla povertà degli altri. E lo fanno con gli stessi strumenti, il ricatto, la bugia, il furto. Questo il senso di questo film che esalta (forse troppo, c'è una eccessiva carica erotica) la prorompente bellezza nonché dirompente fisicità di Jennifer Lopez perfettamente a suo agio nella parte di Ramona, una bella quarantenne (cinquantenne in realtà) che riesce a gestire le più giovani colleghe (si corre il rischio infatti di confondere il carisma innegabile del corpo-icona-Lopez con meriti di recitazione che le sono in parte riconosciute, come visto anche in Ricomincio da me, ma resta senza dubbio lei il principale motivo di interesse dell'intera operazione). Le lap dancer (tra queste Constance Wu, la giovane e bella Lili Reinhart di Riverdale e Keke Palmer) reagiscono alla crisi attaccando chi la crisi l'ha provocata, e lo fanno senza mezze misure, senza paura. Diventano lupi con i lupi anche se alla fine pagheranno un conto salato con la giustizia. Se il primo tempo è molto divertente e ricco di pungente satira sociale, il secondo tempo diventa più riflessivo e a tratti persino dolce e malinconico. Un buon film che pur non raggiungendo livelli ottimali (resta sullo sfondo la dimensione privata, così come risulta estremamente debole la critica al sistema capitalistico americano), si lascia guardare (se tenuti a freno i bollenti spiriti) in maniera gradevole. Voto: 6
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