Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/01/2023 Qui - A quei tempi ogni romanzo di Stephen King veniva trasposto sul grande schermo, forse anche quelli che stava scrivendo. Lo stesso autore non apprezzò molto questa trasposizione dell'Incendiaria ed al contrario di Shining, non si può dargli torto, anche se poi tanto brutto non è. Certamente la storia, alla base non male, viene trattata un po' male: il finale, con la ragazzina che si trasforma in "Commando" (tanto per rimanere in tema con il regista), mi sembra veramente disturbato rispetto al resto della storia, che appariva appunto interessante nel suo ruolo di b-story. Alti e bassi, non convince del tutto. Sci-fi-horror senza troppe sovrastrutture psicologiche, serratissimo nel ritmo e nella soluzione degli eventi ma con esiti spesso grossolani, ingenui e decisamente (e paradossalmente) poco Kinghiani. Pur con questi difetti, Mark L. Lester dirige un thriller dalla confezione pregevole, dando ampio respiro ai buoni effetti speciali (il finale, per quanto campy possano sembrare le "meteore" scagliate con la forza del pensiero, è pura goduria pirotecnica) e alle musiche evocative dei Tangerine Dream, che fanno perdonare le lentezze della tranche centrale. Ovviamente non siamo dinanzi ad un capolavoro ma la professionalità dell'operazione è indiscussa grazie ad una regia appunto sobria, ad una discreta sceneggiatura e ad attori di tutto rispetto tra cui spicca la piccola Drew Barrymore. Insomma una pellicola che pur funzionando solo a tratti scorre via veloce senza intoppi fino ad un finale certamente non banale. Voto: 6
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