Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2023 Qui - Aspettative non molto alte visto che non trovavo sensato fare un seguito all'apprezzato primo film, però bisogna dire che le carte in tavola sono cambiate a partire dal personaggio del cieco interpretato da Stephen Lang. Senza dubbio più umanizzato e non più bad guy del sorprendente capitolo precedente. Inoltre si trova ad essere il padre adottivo di una bambina cui si è preso cura dopo averla salvata da un incendio. Se una buona porzione della prima parte del film rispetta i topoi del primo capitolo, per essere un film dal titolo Don't Breathe, si respira anche a pieni polmoni. Molta più azione con un Lang impeccabile e la giovane bambina di fronte a delle scelte di non poco conto, che non dico per non spoilerare. Il film tecnicamente ha una buona confezione, buone sequenze e pochi momenti di pausa. Forse, come detto, avevo aspettative basse, ma il film non mi è dispiaciuto affatto. Voto: 6
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