Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/01/2023 Qui - Se ho sempre avuto paura dei cani, in special modo di grossa taglia, ci sarà un perché, e il perché "è colpa" di Cujo e di conseguenza del film, ma al di là di questo, un thriller/horror semplice ma efficace. Un buon prodotto tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King (che non ho letto, come del resto non ho letto nulla dell'autore ma solo visto film), un prodotto che ha quasi quaranta anni ma fa ancora la sua sporca figura, si prova empatia per i protagonisti e l'atmosfera è carica di tensione con alcuni punti "horror" davvero riusciti ed inquietanti. Ottimo il trucco di Cujo nella sua metamorfosi da cagnolone sornione a belva rabbiosa ricoperta di sangue, bave etc, molto d'effetto e realistico. E' infatti lui il miglior interprete del film e non so quanto bravi siano stati a fargli fare certe scene di cattiveria così realistiche. Molto bella (all'epoca) e davvero brava/professionale Dee Wallace che entrava di diritto tra le più brave e prolifiche attrici dell'horror anni '80 (e non solo). La regia di Lewis Teague è di buon livello, pulita, precisa, ingegnosa e realistica, insomma da vero esperto del settore e si avvale di una buona fotografia e di una bella colonna sonora, che sottolinea la tensione e dona un'aurea da puro horror alla pellicola. Peccato che il film si perde un po' troppo nel raccontare aspetti famigliari che possono appesantire la visione all'inizio, ma poi l'assedio finale è così realistico (bravo anche il dolce bambino) che si perdona qualche lungaggine di sceneggiatura. E tuttavia non un film trascendentale, ma un film seppur semplicistico affatto evitabile o disprezzabile. Voto: 6,5
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