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venerdì 22 dicembre 2023

Barbie (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Progetto ambizioso quello della coppia Noah Baumbach/Greta Gerwig e in larga parte riuscito (molto più di quell'accozzaglia di Rumore bianco) perché, almeno nella prima parte, ci si diverte, la satira graffia e le parti musicali sono deliziose (geniale e giustificato l'incipit citazione di 2001: Odissea nello spazio delle bambole). Nel secondo tempo l'atmosfera è un po' rallentata da qualche inutile spiegone sugli effetti (indiscutibilmente veri) del patriarcato, ma il Ken smarrito che non sa più quale sia il suo ruolo è ancora efficace nel descrivere una società in cui i ruoli sono diventati fluidi. Ryan Gosling davvero molto bravo e in forma fisica invidiabile, ruba spesso la scena a Margot Robbie, la Barbie perfetta in tutto e per tutto. Insomma non male, si tratta di una enorme campagna pubblicitaria, e si sapeva, mi aspettavo il peggio, e invece, a parte che la trama è più seria del previsto, ma anche un po' raffazzonata, mi sono divertito a vedere questo film. Un film unico, bizzarro, che nonostante tutto (alcune trovate funzionano, altre molto meno) visione vale. Voto: 6,5

lunedì 31 gennaio 2022

Love and Monsters (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - Un'inaspettata sorpresa. Film distopico di mostroni in superficie e umani ridotti ai bunker (praticamente una versione di "Benvenuti a Zombieland" con creature mutanti e visto che io ho amato quel film non ho potuto che apprezzare questa variante), ma con un enorme cuore in sceneggiatura che fa affezionare ai personaggi e qua e là offre squarci poetici che muovono alla commozione. Dylan O'Brien è qui al ruolo della maturità, come il suo personaggio si scrolla di dosso il passato ed entra nella sfera dei caratteri ben studiati e scritti a tutto tondo, affiancato per un po' da un Michael Rooker particolarmente simpatico. Bene gli effetti, non invadenti e ottima la tenuta del ritmo (diligente la regia di Michael Matthews). Nulla di eccezionale, ma dal punto di vista dell'intrattenimento e del divertimento compie il suo dovere, anche perché il tono è scanzonato. Nel suo genere un buon film. Voto: 6,5

mercoledì 13 ottobre 2021

L'unico e insuperabile Ivan (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/10/2021 Qui - Non bisogna essere animalisti per comprendere un semplice concetto: gli animali selvatici devono stare nel loro habitat naturale, seguendo il corso della vita, e l'unica cosa che l'uomo deve fare è assicurare loro la libertà. E' questo (teoricamente) semplice diktat viene rimarcato con decisione nel film prodotto da Angelina Jolie, con l'approvazione della Disney, che racconta la vera storia del gorilla Ivan, passato dalle mani dei bracconieri a quelle di un centro commerciale e usato come intrattenimento per i clienti. Un film in tecnica mista, visivamente impeccabile (gli animali "digitali" sono resi infatti straordinariamente bene e interagiscono con gli attori umani in modo assai naturale, tuttavia esagerata, ma giustificata la candidatura agli Oscar per i migliori effetti speciali), che instilla simpatia ma anche tanta malinconia, tra una serie di piccole avventure e riflessioni condivise dai protagonisti. Peccato solo che, la regista Thea Sharrock (quella di Io prima di te) non imprima personalità alla storia, e questo soprattutto per i demeriti di una sceneggiatura non propriamente convincente, che la suddetta storia non riesca ad emozionare più di tanto (perché indubbiamente troppo basso il target di età), e che gli attori umani poco incidano. Bryan Cranston resta un grandissimo attore, ma non sarà di certo per questo film che sarà ricordato negli annali. La sua prova è importante, ma frenata da una caratterizzazione dei personaggi umani poco ammiccante. All'insegna dei buoni sentimenti, una commedia ben fatta ma non del tutto riuscita. Voto: 6