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mercoledì 15 maggio 2024

Strange Days (1995)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/05/2024 Qui - Un thriller adrenalinico e spettacolare, diretto con mano sicura da Kathryn Bigelow, con il supporto dell'allora marito James CameronStrange Days presenta un'idea grandiosa ma una sceneggiatura che perde slancio nella seconda parte, un contesto desolato e senza speranza, personaggi sfortunati e maledetti, una colonna sonora techno/acida, azione incessante e tensione costante. Interpretato magistralmente da un cast di alto livello, con una Juliette Lewis perfetta nella sua folle perversione, il film scorre bene e mantiene l'interesse grazie a una trama originale e non opprimente. Anche se qualche taglio avrebbe potuto migliorare il risultato finale, la colonna sonora si adatta bene, nonostante tutto, specialmente in alcune scene. La storia, che oscilla tra realtà e finzione, è complessa ma affascinante, e il finale audace e improbabile non le fa pienamente giustizia. Colpiscono le invenzioni visive e registiche, l'eccellente fotografia e la capacità di combinare movimenti di macchina originali con una narrazione che, nonostante alcune debolezze, rimane coerente. È interessante come il film anticipi il tema dell'alienazione e della sostituzione delle emozioni reali con quelle virtuali, prefigurando l'uso intensivo dei social media un decennio dopo. Nonostante non sia un capolavoro, Strange Days è un film notevole con un'ottima idea di base, che talvolta rischia di cadere nella tipica rappresentazione "action". Avrei preferito meno caos e più riflessione, ma resta comunque un piccolo cult, non al livello di Point Break, ma sicuramente meritevole di attenzione. Voto: 6,5

Terrore dallo spazio profondo (1978)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/05/2024 Qui - Premetto che ho visto l'originale talmente tanto tempo fa che è come se non lo avessi visto, quindi non faccio paragoni. In ogni caso il primo remake del classico "L'invasione degli ultracorpi" è un buon titolo fantascientifico, ancora oggi godibile e piacevole. La prima parte è quella che ho preferito maggiormente, piena di mistero ed avvolta da una discreta tensione (aiutata anche da una buona colonna sonora ansiogena). Purtroppo nel momento dell'esplosione dell'orrore la pellicola perde colpi, e se escludiamo qualche guizzo (le urla degli "alieni", il cane-uomo) la storia scade un po' fra lungaggini e ripetitività. Ottimi invece gli effetti, validi tutt'ora, e cast d'eccezione con grandi nomi del periodo e giovani promesse future. Il finale poi è altrettanto bello ed inquietante con un gran colpo di scena (anche se senza nessuna speranza, forse in qualche modo necessaria). Una piccola pecca secondo me sono i dialoghi (qualche sporadica volta) troppo scontati. Resta comunque un discreto film di fantascienza con qualche svirgolata horror. Un onorevole remake che non sfigura nel confronto con il primo film del 1956. Voto: 6,5

mercoledì 31 gennaio 2024

Shark 2 - L'abisso (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2024 Qui - Bocciato, se qualcosa di buono nel primo Shark era stato fatto, qui si salva poco o nulla. Un film d'azione, d'avventura poco riuscito, con scene al limite dell'inverosimile e assolutamente poco credibili. I dialoghi sono pessimi e la sceneggiatura è molto scarsa, anche la fantascienza risulta troppo esagerata e al limite della decenza, con idee completamente folli. Le scene d'azione, ultima carta che potrebbe giocarsi il film per salvarsi, arrivano a stento, concentrandosi nel finale, ma sono confuse, incoerenti, montate male, scontate ed in sintesi davvero poco avvincenti (e non parliamo degli attori, a parte Jason Statham, tutti gli altri fuori parte). Evita il disastro totale grazie al ritmo, le quasi due ore film passano senza troppi problemi, e agli effetti speciali, fatti abbastanza bene. Nel suo genere funziona, rientrando tuttavia tra quei film che di certo non ti viene la voglia di rivederli. Voto: 4,5 [Infinity Plus]

venerdì 22 dicembre 2023

Bussano alla porta (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - E gli oppressi salveranno il mondo e il genere umano. M. Night Shyamalan dirige con mano sicura un film (adattamento cinematografico del romanzo La casa alla fine del mondo) che però appare poco avvincente, pregno di significati ma già tutti abbastanza sdoganati, interpretato degnamente ma poco propenso a coinvolgere emotivamente in maniera sentita e totale. Dopo una prima parte interlocutoria si arriva per gradi, non senza qualche lieve fastidio, a un finale quasi memorabile ma comunque di valido impatto. Non siamo di fronte ad un filmone, ma comunque fila via liscio tenendo botta. Mi aspettavo qualcosa in più, ma Bussano alla porta resta un prodotto vedibile, sufficientemente valido. Un passo indietro però rispetto ad Old. Voto: 6

lunedì 13 novembre 2023

Darkman (1990)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Sam Raimi reinterpreta i grandi classici dei fumetti e film di supereroi (sarà un caso che anni dopo si sia dato alla serie de "L'Uomo Ragno"?), con un personaggio che è un po' Batman, un po' Fantasma dell'Opera, un po' Uomo Invisibile, naturalmente nello stile spettacolare e violento che contraddistingue(va) il regista. E così ci troviamo di fronte a un thriller-fantastico spettacolare nella messinscena, visivamente "tecnico" e d'impatto, violento quanto basta, ingegnoso ed avvincente. Uno di quei bei film anni '90 quando non si abusava con la CGI. Il film ovviamente non è esente da difetti, come alcune forzature davvero pesanti nella sceneggiatura o delle situazioni troppo ironiche che smorzano il climax tormentato che tanto si addice a questo personaggio (buona, oltre che doverosamente sopra le righe, la prova di Liam Neeson, sorprendente quella della Frances McDormand). Comunque, escluse queste pecche il film è da vedere almeno una volta, per scoprire questo anti-eroe affascinante ingiustamente dimenticato (divertente il cameo del mitico Bruce Campbell). Voto: 7

venerdì 29 settembre 2023

Megan (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/09/2023 Qui - Quando Chucky incontra Terminator! La variante odierna dei film sulle bambole assassine/malvagie trova espressione in una pellicola come questa, una pellicola a metà tra "La bambola assassina" e il magistrale "Il mondo dei robot". Piuttosto simpatico, piuttosto cattivello ed abbastanza inquietante sia per la tematica che per certe sequenze. Bene il cast direi, bella colonna sonora ed aspetti tecnici abbastanza pregevoli (ottimo il make-up artist di M3gan, già icona horror). Peccato solo per il finale tanto telefonato quanto da baraccone. Comunque più che promosso. Anche perché se cerchiamo originalità questo film non ne offre tanta, tuttavia è un buon prodotto di intrattenimento, con meno Jumpscare del solito ed un graduale senso di straniamento ed angoscia nell'osservare l'evoluzione di una macchina dall'aspetto rassicurante che diventa sempre più minaccioso. Non mi è dispiaciuto affatto. Voto: 6+

giovedì 31 agosto 2023

Non dormire nel bosco stanotte (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2023 Qui - Innocua produzione polacca che nulla aggiunge e nulla toglie al vastissimo panorama slasher. Derivativo e citazionista, risulta essere un omaggio agli horror americani ed agli anni '80. Per quest'ultimo motivo io l'ho trovata un'operazione gradevole in quanto non pretende di insegnare niente a nessuno ma bensì pesca a destra e a manca per creare un filmetto puramente ludico. A mio gusto nel complesso si è lasciato guardare grazie ad una buona colonna sonora, una bella dose di splatter, degli attori tutto sommato decenti ed una location sempre valida per un film di genere. Peccato che il discorso dei "malati di tecnologia" venga lasciato presto da parte in favore di una trama molto più scontata e banale, non mancano i soliti momenti inutilmente emotivi e la causa che ha creato i villain è opinabile. Troppe cose vengono buttate in questo minestrone, spesso abbandonate senza senso, e la sceneggiatura di certo non brilla, mentre la regia è nella media con qualche valida trova. Finale che lascia spazio ad una, purtroppo, possibile schiera di seguiti. Voto: 5,5

venerdì 31 marzo 2023

Mute (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2023 Qui - Nella Berlino del 2052, un barista Amish muto ed allergico alla tecnologia si mette alla ricerca della sua donna scomparsa. Prometteva bene il ritorno di Duncan Jones alla fantascienza degli esordi dopo la parentesi video-gamica (Warcraft - L'inizio) ma il fumo dell'ambientazione "bladerunnizzata" al neon non basta a mascherare la pochezza del plot né la bizzarria di alcuni personaggi, come i due chirurghi americani clandestini al soldo della malavita, non evita la sensazione di trovarsi di fronte ad un opera poco ispirata, a parte la dedica finale che sorprende e commuove ma per motivazioni extra-filmiche. Forse il film si risolleva in effetti nell'ultima mezz'ora, ma è troppo tardi. Nel complesso mi è sembrata un'occasione un po' sprecata, peccato. Voto: 5,5

La ragazza che sapeva troppo (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2023 Qui - Un fungo parassita ha trasformato gli uomini in zombi famelici ma un gruppo di bambini sembra essersi evoluto diventando un misto tra uomo e zombi, famelico ma dalle capacità cognitive perfettamente funzionanti, i pochi superstiti umani cercano di analizzarli per trovare una cura. Visione originale e interessante del non morto a cui viene dato un cervello non da mangiare ma con cui pensare. Purtroppo la trama non sfrutta bene la buona idea di base e finisce per incagliarsi nel solito militari e scienziati pazzi. L'incipit è infatti sì intrigante e pone le basi per qualcosa di originale, salvo poi sgretolarsi (per via di alcuni inspiegabili sfondoni di sceneggiatura) col trascorrere dei minuti. Tra qualche alto e qualche basso si arriva a un finale un po' stiracchiato, quest'ultimo tra l'altro alquanto deludente. Sprecato infine il cast di buon livello presente, tra cui Gemma Arterton e Glenn Close. Voto: 5,5

mercoledì 30 novembre 2022

I Am Mother (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/11/2022 Qui - E' un film che nasce e si sviluppa su coordinate precise, su precisi riferimenti cinematografici, vecchi e più recenti, ma riesce allo stesso tempo ad immettere tematiche, come quella della maternità, e trattandole in maniera affatto banale. Un punto di vista privilegiato, quello della Figlia, fatta nascere e crescere da una madre robot e di cui ha adottato a sua volta un unico punto di vista. L'irruzione del personaggio della Hilary Swank, invero un po' sacrificata, è quello di mettere in crisi tale unico punto di vista. Un processo che farà emergere le disillusioni e le insicurezze di un rifugio che assumerà le tonalità cupe di una prigione, sia pure dorata. E' un film che ha i suoi difetti, ma anche i suoi pregi. I Am Mother è infatti un film abbastanza coinvolgente anche, e nonostante, la ripetitività e la dilatazione di scene e dinamiche raccontate, offrendo spunti interessanti e qualche piccola iniziativa apprezzabile. Voto: 6+

giovedì 27 ottobre 2022

Frammenti dal passato - Reminiscence (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2022 Qui - In un futuro distopico ma plausibile in cui le zone costiere sono semi sommerse a causa dell'innalzamento delle acque, un investigatore privato impiega un macchinario in grado di visualizzare i ricordi dei suoi clienti. Ambientazione resa con una certa efficacia e spunto intrigante per questo noir vintage che avrebbe avuto però bisogno di una sceneggiatura più coesa e grintosa invece di concentrarsi sull'ossessione sentimentale del protagonista interpretato da un Hugh Jackman sottotono in cerca della seducente ma statica Rebecca Ferguson. Non privo di fascino ma nel complesso deludente. L'esordio alla regia della produttrice Lisa Joy (co-creatrice di Westworld per HBO) non convince, almeno non fino in fondo. Voto: 5,5

Anon (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2022 Qui - Come già in una delle sue opere più famose (e riuscite), GattacaAndrew Niccol immagina un futuro distopico, dominato dallo streaming dei ricordi, nel quale è ambientato un noir (dalle ingerenze evidenti di capisaldi del genere). Confezione elegante e buono spunto, manca tuttavia la sostanza, una storia che sia veramente efficace e nella quale si muovano personaggi credibili. La figura del detective solitario e donnaiolo è uno dei tanti topoi presenti nel film, che gioca su una struttura ballerina e disorientante alternando mdp fissa su quadri intriganti a una marea di soggettive, fino ad addentrarsi in un caleidoscopio di matriosche visive, forti le connotazioni politico-sociali, debolissima e banale la risoluzione narrativa finale, corretta la morale. Voto: 5,5

giovedì 30 giugno 2022

Il buco (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2022 Qui - Il film (diretto da un regista spagnolo al suo esordio e distribuito principalmente da Netflix, che ha avuto una buona risonanza mediatica) è figlio di quel tipo di survival claustrofobico che fa capo a cult moderni quali Cube, The experiment ed epigoni vari dei '00, non risulta quindi del tutto innovativo, ma le poche variazioni inserite nell'idea di base risultano riuscite e la messinscena è realistica e opprimente al punto giusto, senza lesinare in scene/concetti disgustosi e nello splatter. Il film si fa vedere con interesse e mantiene la tensione fino a un finale che può piacere o meno, di certo allegorico su molti livelli ma anche non completamente soddisfacente. Il risultato complessivo è perciò un film discreto, che con appena qualche sforzo e guizzo immaginativo in più avrebbe potuto risultare davvero buono. Troppe cose sembrano non avere una spiegazione. Alla fine bene, ma non benissimo. Voto: 6

La notte del giudizio per sempre (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2022 Qui - Al di là di uno script superficiale e poco curato (che si concentra sulle estreme conseguenze di un atto scellerato protratto senza apparenti limiti di tempo), questo ennesimo capitolo, il quinto di una serie piuttosto fortunata e abbastanza riuscita (diretto dallo sconosciuto non per caso Everardo Gout), mostra qualche momento action e tensivo ben orchestrato, riuscendo nell'intento di regalare una visione abbastanza fluida e senza troppe incongruenze, nonostante qualche dialogo banale, alcune dinamiche ripetitive e un cast non sempre all'altezza del compito. Trovo però che tutto questo "sfogo" comincia a essere monotono e troppo scontato e forse sarebbe ora di dargli un taglio diverso, o definitivo, che già il quarto (non esattamente riuscito) lasciasse intendere. Perché l'idea è buona, le realizzazioni anche, ma ormai siamo alla frutta. Spero insomma che sia l'ultimo film. Voto: 5,5

martedì 31 maggio 2022

Ghostbusters: Legacy (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2022 Qui - Un vero e proprio sequel, chiamato a cancellare il film di Paul Feig (le donne acchiappafantasmi del 2016) e che da subito si dimostra realizzato con cura ed affetto, non per altro dedicato al compianto Harold Ramis. Il fan service fatto bene. Film per ragazzi è vero, ma anche per chi è stato ragazzo in quegli anni, nostalgia carogna. Questo Legacy, o Afterlife come dir si voglia, omaggia, corrobora e ringiovanisce una delle serie più iconiche del cinema con riverenza e delicatezza. Easter egg, citazioni più o meno dirette: funziona più o meno tutto senza essere stucchevole (e il rischio, tutto sommato poteva esserci). Reitman (Jason, figlio) ringrazia Reitman (Ivan, padre) con una commedia action per niente melensa ma carica di simboli e di tributi ai ruggenti anni '80. Si lascia guardare, un po' con emozione, un po' con nostalgia, un po' con ruffianeria. È come guardare l'album di famiglia ma su Google Photo. E' probabile che ai più grandi sarà scesa (ad un certo punto) la lacrimuccia (come me). Tra tutti gli attori spicca Mckenna Grace, non la prima volta che la vedo prendere possesso della scena in maniera così autoritaria. Nonostante tutto (nonostante alcuni piccoli difetti), e nel complesso, un discreto prodotto ludico ben confezionato. Gradevole e dinamico, intrattiene discretamente senza particolari (e rilevanti) mancanze. Voto: 6,5

Venom - La furia di Carnage (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2022 Qui - Un passetto indietro rispetto al (già deludente) precedente, perché al secondo giro una sceneggiatura così semplicistica non basta più e si comincia a risentire di uno schema ripetitivo (che non riserva colpi di scena). L'umorismo è la cosa che funziona meglio perché l'azione stenta a ingranare e il super scontro con Carnage sembra semplicemente un 2.0 di quanto già visto nel primo capitolo. Sempre in parte Tom Hardy, ben scelto Woody Harrelson (anche se non molto spessore ha il suo, come gli altri cattivi, personaggio), più defilata e pleonastica la Michelle Williams. Un simpatico passatempo (l'arguzia dell'alieno ed una vivace colonna sonora danno brio ad un semplice film d'azione, da vedere senza troppi pensieri) ma nulla di più, e forse visto che fa comunque parte (seppur marginalmente e solo tramite i post credits) dell'MCU un po' di impegno in più lo si poteva mettere. Voto: 5+

The Vast of Night (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2022 Qui - Negli anni '50 in un paesino del New Mexico mentre tutti sono intenti a seguire una partita di basket, una centralista ed il conduttore di una emittente locale cercano di capire da dove provenga uno strano segnale radio. Omaggio dichiarato ad una serie mitica (Ai confini della realtà), un esordio registico (di Andrew Patterson, che è da tenere d'occhio) in chiave minimalista che in alcune sequenze riesce a creare tensione con pochissimi mezzi  (bellissima nella sua fluidità la carrellata lungo le strade deserte) ma è penalizzato dall'eccessiva verbosità che, soprattutto nella prima parte, si traduce in dialoghi sfibranti (ma atmosfera ben fatta, con anche vaghi richiami Lovecraftiani). Più promettente che riuscito, più curioso che appassionante, un'opera elegante (bella ricostruzione anni '50, bella colonna sonora), evanescente eppur struggente. A fine visione quello che resta è una gran voglia di silenzio. Voto: 6

giovedì 9 settembre 2021

Zeder (1983)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/09/2021 Qui - Pollice "medio" per il secondo horror padano di Pupi Avati, dopo il folgorante esordio de La casa dalle finestre che ridono. Quasi impossibile evitare il paragone: Zeder è molto probabilmente una spanna sotto al precedente lavoro, ma mantiene lo stesso fascino per quanto riguarda le originali ambientazioni per degli horror e la trama intrigante, tuttavia pagando pegno anche stavolta per la lentezza. Se infatti da una parte rimangono intatte l'atmosfera e il senso di angoscia, dall'altra vengono meno la solidità della trama (poco più che un canovaccio) e la lucida analisi dei personaggi. Le invitanti premesse vengono difatti vanificate da uno sviluppo narrativo alquanto "scontato", e i pochi momenti degni di menzione (l'incipit, il risveglio di don Luigi Costa) vengono penalizzati da un incedere eccessivamente lento e farraginoso. I protagonisti poi, sempre appesi sul filo di una "perversa" ambiguità, avrebbero potuto ricevere un trattamento migliore in sede di sceneggiatura (stavolta Maurizio Costanzo non "morde"), risultando a volte bidimensionali e alquanto stereotipati. Il bravo Gabriele Lavia interpreta Stefano, giovane scrittore bolognese incuriosito dalla traccia lasciata sulla bobina della macchina da scrivere regalatagli dalla moglie, vi si parla di un fantomatico terreno K, in grado di ridare la vita alle persone che vi sono sepolte, terreno riconducibile ad una zona di necropoli di Rimini dove una società francese sta costruendo un albergo. Esattamente come il restauratore de La casa dalle finestre che ridono, Stefano si appassiona fin troppo alla vicenda, scoprendo verità nascoste dietro una torbidezza d'animo generale e mettendo a repentaglio la vita propria e della moglie. Gli effetti speciali e orrorifici sono quasi del tutto assenti, Zeder è senz'altro un buon film che punta sulle atmosfere e sulla tensione in crescendo, regalando anche qualche discreto momento di spavento. Tuttavia nella "metaforica" massa Zeder non brilla certamente, ma si mantiene vivo a spallate. Ultime note, musiche efficaci ma un po' invadenti di Riz Ortolani, curiose analogie col libro (successivo) di Stephen King "Pet Sematary" da cui verrà tratto nell'89 il buonissimo film omonimo. Voto: 6

martedì 31 agosto 2021

Timecrimes (2007)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2021 Qui - Pellicola spagnola costruita con sagace ingegno (nonostante la penuria di mezzi), Timecrimes stupisce per l'incredibile efficacia con cui il regista (quel Nacho Vigalondo di cui si è sempre parlato bene da questo punto in poi, e giustamente, anche se il suo ultimo Colossal non mi ha convinto) riesce a catalizzare l'attenzione dello spettatore mediante un processo di scrittura che, seppur tutto fuorché originale, mantiene un livello di tensione pressoché costante. Con l'ausilio di una manciata di attori (4, tra cui egli stesso, ma bravo è soprattutto Karra Elejalde) e di un numero limitato di location (due interni e qualche ripresa esterna in mezzo ai boschi), l'autore mette in scena una storia fatta di loop temporali e di meccanismi di scrittura che disegnano con apprezzabile equilibrio una discreta concatenazione degli eventi (sebbene, nelle battute finali, una leggera confusione inizi a palesarsi). La fotografia desaturata, dal canto suo, viaggia a braccetto con una regia essenziale ma attenta, dove il montaggio, semplice e solido, funge quasi da narratore, ogni inquadratura, difatti, sarà utile al fruitore per decifrare lo sviluppo degli eventi che si dipaneranno per tutto l'arco della durata. Minimale ma affascinante, Timecrimes è quindi un più che riuscito thriller fantascientifico, nonché la dimostrazione di come non servano ingenti somme di denaro per realizzare qualcosa di sorprendente. Voto: 7

Sputnik (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2021 Qui - Non male. Sicuramente riuscito nei primi 60-70 minuti: l'idea è abbastanza originale, il mostro ben realizzato senza abuso di CGI, l'ambientazione (base militare sovietica) e l'atmosfera (da guerra fredda) molto belle. Tutto sommato potrebbe essere benissimo una sotto-trama di Stranger Things o parte di uno dei tanti sequel di Alien (da notare che il simbionte alieno sembri proprio un incrocio tra uno xenomorfo ed un demogorgone). Peccato si perda un po' nella seconda parte quando ci si concentra troppo sui drammi dei protagonisti e l'alieno passa in secondo piano. Buono il commento sonoro, doppiaggio più che dignitoso. Solido nella regia, sobrio negli effetti speciali e ben interpretato. In conclusione, come esordio non è male, certamente con un po' più di attenzione avrebbe potuto portare a casa un voto ancor più positivo (purtroppo non si può fare a meno di notare una certa superficialità nelle scene presentate, man mano che si va avanti, soprattutto nei personaggi che vengono caratterizzati in maniera contraddittoria e discontinua), ma ci si accontenta. Voto: 6