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venerdì 31 marzo 2023

Mute (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2023 Qui - Nella Berlino del 2052, un barista Amish muto ed allergico alla tecnologia si mette alla ricerca della sua donna scomparsa. Prometteva bene il ritorno di Duncan Jones alla fantascienza degli esordi dopo la parentesi video-gamica (Warcraft - L'inizio) ma il fumo dell'ambientazione "bladerunnizzata" al neon non basta a mascherare la pochezza del plot né la bizzarria di alcuni personaggi, come i due chirurghi americani clandestini al soldo della malavita, non evita la sensazione di trovarsi di fronte ad un opera poco ispirata, a parte la dedica finale che sorprende e commuove ma per motivazioni extra-filmiche. Forse il film si risolleva in effetti nell'ultima mezz'ora, ma è troppo tardi. Nel complesso mi è sembrata un'occasione un po' sprecata, peccato. Voto: 5,5

martedì 16 aprile 2019

Warcraft: L'inizio (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/12/2017 Qui - Premetto che non ho mai giocato a Warcraft, ma essendo un videogiocatore lo conosco e conosco la Blizzard, probabilmente una delle più grandi e talentuose software house esistenti, tanto da creare un universo talmente enorme, diversificato, pieno di personaggi, mondi, storie e quant'altro, vantando milioni di fan e giocatori in tutto il globo. E' quindi evidente che produrne un film, questo, Warcraft: L'inizio (Warcraft), avventura fantasy del 2016 co-scritta e diretta da Duncan Jones, sarebbe stata un'impresa molto difficile e complessa, anche per il regista, figlio del compianto David Bowie e già autore di grandi successi, anche di critica come Moon e Source Code, ma l'impresa sembra decisamente riuscita. Questa volta infatti, nonostante la paura di trovarsi di fronte all'ennesimo mediocre prodotto rivolto ai solo fan, giacché quando si parla di opere cinematografiche derivate dal mondo videoludico c'è sempre la paura di ciò, bisognerà ricredersi, perché in Warcraft la regia è stata prudente e gli errori visti in film analoghi sono stati evitati. Pur non conoscendo quasi affatto la vicenda di cui si narra, come il sottoscritto, è facile esserne infatti completamente coinvolti (anche perché non è difficile capire tutto quello che gira attorno al film, dopotutto le vicende che vengono narrate nel film a mio parere sono comprensibilissime per chiunque sia capace d'intendere e di volere), con il risultato che le due ore di proiezione scorrono gradevolissime ed a fine proiezione la voglia di saperne ancora su questo nuovo mondo fantasy (sull'orlo di una guerra civile quando i suoi abitanti sono costretti a fare fronte all'attacco invasore di terribili guerrieri orchi in cerca di nuove terre da colonizzare) è tanta. Il regista infatti è riuscito nell'ardua impresa di proporre un film adatto a tutti, anche a chi non si è mai avvicinato prima a questa saga.