Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2023 Qui - Nella Berlino del 2052, un barista Amish muto ed allergico alla tecnologia si mette alla ricerca della sua donna scomparsa. Prometteva bene il ritorno di Duncan Jones alla fantascienza degli esordi dopo la parentesi video-gamica (Warcraft - L'inizio) ma il fumo dell'ambientazione "bladerunnizzata" al neon non basta a mascherare la pochezza del plot né la bizzarria di alcuni personaggi, come i due chirurghi americani clandestini al soldo della malavita, non evita la sensazione di trovarsi di fronte ad un opera poco ispirata, a parte la dedica finale che sorprende e commuove ma per motivazioni extra-filmiche. Forse il film si risolleva in effetti nell'ultima mezz'ora, ma è troppo tardi. Nel complesso mi è sembrata un'occasione un po' sprecata, peccato. Voto: 5,5
Nessun commento:
Posta un commento