Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2023 Qui - Ritratto di un "odiatore" seriale, un arrampicatore sociale che sale i gradini dell'ambiente alto borghese dell'odierna Varsavia con devastanti conseguenze per chi lo circonda. Film polacco (se capito a fondo non poco inquietante) che intriga per una storia realistica sebbene estremizzata, frutto di una sceneggiatura che segue le "gesta" del protagonista in un crescendo di tensione distruttiva ben resa dalla regia (di Jan Komasa, che ci sa fare, poco da dire, come già visto in Corpus Christi), con il fondamentale contribuito del giovane attore protagonista assai bravo e credibile. Senza particolare profondità e con una parte centrale snellibile (non fosse che duri un po' troppo), ma il crescendo cinico e politicamente caustico (da ambo i lati) colpisce nel segno, fino a una cupa e riuscita parte finale che scansa abilmente le trappole del moralismo. Una buona e bella sorpresa nel panorama thrilleristico attuale. Voto: 6+
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