Visualizzazione post con etichetta Ted Raimi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ted Raimi. Mostra tutti i post

lunedì 13 novembre 2023

Darkman (1990)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Sam Raimi reinterpreta i grandi classici dei fumetti e film di supereroi (sarà un caso che anni dopo si sia dato alla serie de "L'Uomo Ragno"?), con un personaggio che è un po' Batman, un po' Fantasma dell'Opera, un po' Uomo Invisibile, naturalmente nello stile spettacolare e violento che contraddistingue(va) il regista. E così ci troviamo di fronte a un thriller-fantastico spettacolare nella messinscena, visivamente "tecnico" e d'impatto, violento quanto basta, ingegnoso ed avvincente. Uno di quei bei film anni '90 quando non si abusava con la CGI. Il film ovviamente non è esente da difetti, come alcune forzature davvero pesanti nella sceneggiatura o delle situazioni troppo ironiche che smorzano il climax tormentato che tanto si addice a questo personaggio (buona, oltre che doverosamente sopra le righe, la prova di Liam Neeson, sorprendente quella della Frances McDormand). Comunque, escluse queste pecche il film è da vedere almeno una volta, per scoprire questo anti-eroe affascinante ingiustamente dimenticato (divertente il cameo del mitico Bruce Campbell). Voto: 7

mercoledì 31 marzo 2021

Candyman - Terrore dietro lo specchio (1992)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2021 Qui - Un film riuscito e ben confezionato, ma che aveva la possibilità di trasformarsi in qualcosa di più incisivo (dall'ultima volta che l'ho visto non è certo migliorato, anzi). Certi elementi della trama vengono lasciati un po' troppo in sospeso e non spiegati adeguatamente, oppure trattati superficialmente, specie nel climax finale (che non convince appieno, mai convinto, seppur ambiguamente conferma l'interrogativo iniziale). Peccato perché l'idea di partenza era buona (anche originale all'epoca, un mostro che può venire evocato ripetendo per cinque volte davanti a uno specchio il nome appunto di "Candyman", a costo però di sacrificare la propria vita), ma il film perde spesso qualche colpo per strada. Come dialoghi e linearità dei fatti non si pone certo al top, ma interpretandolo più come una favola che un puro horror (ancora) funziona. Comunque gli sporchi ambienti metropolitani sono ottimi, la protagonista Virginia Madsen è brava e gnocca a volte si a volte no, Tony Todd dà vita al "suo" boogeyman e lo fa benissimo. Qualche tocco splatter e la discreta colonna sonora di Philip Glass fanno il resto. Buona la regia di Bernard Rose, ben fatte tutte le scene con le api. Non molta paura, ma tensione e storia alimentano il buon ritmo del film (che si basa ricordiamo su un racconto di Clive Barker). Un cult minore sì, ma meritevole sempre d'esser visto almeno una volta. Voto: 6,5