Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/11/2022 Qui - E' un film che nasce e si sviluppa su coordinate precise, su precisi riferimenti cinematografici, vecchi e più recenti, ma riesce allo stesso tempo ad immettere tematiche, come quella della maternità, e trattandole in maniera affatto banale. Un punto di vista privilegiato, quello della Figlia, fatta nascere e crescere da una madre robot e di cui ha adottato a sua volta un unico punto di vista. L'irruzione del personaggio della Hilary Swank, invero un po' sacrificata, è quello di mettere in crisi tale unico punto di vista. Un processo che farà emergere le disillusioni e le insicurezze di un rifugio che assumerà le tonalità cupe di una prigione, sia pure dorata. E' un film che ha i suoi difetti, ma anche i suoi pregi. I Am Mother è infatti un film abbastanza coinvolgente anche, e nonostante, la ripetitività e la dilatazione di scene e dinamiche raccontate, offrendo spunti interessanti e qualche piccola iniziativa apprezzabile. Voto: 6+
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